Lo scorso novembre gli amici della squadra dei cinghialai di Balconevisi, durante una battuta di caccia al cinghiale, qui a Pierino, hanno abbattuto ben 5 animali.
Come sempre, ogni volta che vengono a cacciare da queste parti, dopo qualche giorno, dopo aver macellato gli animali, tornano a trovarmi per portarmi un pezzo di carne.
Passate tutte le feste, è arrivato il momento di mangiare quei due chilogrammi e più di cinghiale.
Oggi sono venuti gli amici, e ci siamo messi a tavola in 19 nella mia piccola casa di Pierino.
A solito, bimbi da una parte e grandi da quell'altra.
La mia sorella ha cucinato il cinghiale, io ho pensato al resto.
La collezione di affettati raccolti nei miei giri, una minestra con i ceci e i fagioli del Colfiorito, e poi il cinghiale in umido, con polenta e fagioli rifatti in padella.
Dopo pranzo passeggiata in bosco.
Questa volta itinerario lungo, con destinazione il borgo di Bucciano.
Lo abbiamo raggiunto attraverso una pista che taglia il bosco a mezza collina.
Il ritorno lo abbiamo fatto tagliando da sotto il cimitero di Bucciano.
Attraversando oliveti e una campo dove dei ragazzi del posto, si sono costruiti una pista dove allenarsi con le loro moto da cross.
L'attraversamento della pista è stata la cosa più divertente ed emozionate della giornata.
Ci siamo sentiti come un battaglione di soldati in un teatro di guerra.
Fermi, seminascosti tra gli alberi, mentre nella radura quattro motociclisti si inseguivano lungo la pista, che noi avremmo dovuto attraversare, come una postazione che batte con il proprio fuoco tutta l'aria allo scoperto.
Abbiamo atteso una pausa del loro correre, come si attende una pausa della bocca di fuoco.
Ci siamo avvicinati pian piano al bordo della pista, e nel momento in cui i motociclisti erano nel punto più lontano da noi, ci siamo messi a correre nella direzione dell'angolo opposto della radura, dove riprendeva la nostra strada.
Ci siamo subito diretti verso il bordo della radura, come a volerci camuffare nella vicina vegetazione, seguendo la pista da cross.
Qui siamo entrati in un tratto di piccoli dossetti in sequenza. Così, correndo, anche noi si siamo messi a saltare tra un dossetto e l'altro.
Stefano e Giulio hanno raggiunto subito il punto di raccolta stabilito. Noi, invece, che ci siamo fermati ad aiutare la piccola Rebecca che è caduta sulla sequenza dei dossi, siamo stati raggiunti da uno dei motociclisti, che ci ha fermato, invitandoci a passare per un'altra pista, perché in quel tratto stavamo correndo "contromano".
Quando siamo scesi alla strada di Pierino, e il sole stava tramontando, qualcuno ha pensato di essere quasi arrivato, ma mancava ancora un chilometro, abbondante.
Questa è la mappa del percorso della nostra passeggiata domenicale.
Considerando la lunghezza del tracciato in scala, dovrebbero mancare poche centinaia di metri a 5 km