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Il Circo Zen è di nuovo in citta’. Nati per subire è il nuovo album degli Zen Circus

Creato il 05 novembre 2011 da Pulledupzine @PulledUpZine

L’Italia ha una grande tradizione di cantautori la cui musica si è irradiata nel tempo e nei generi fino a raggiungere le vene di artisti che a volte sembrano apparentemente lontani dall’immagine (a volte stereotipata e banalizzata) del cantautore. L’Italia è a forma di stivale. L’Italia con quello stesso stivale si prende a calci in culo. L’Italia ha gli Zen Circus. Gli Zen Circus indossano lo stivale alla perfezione e lo usano proprio per dare calci in culo. L’ultimo di quei calci lo hanno dato l’11 ottobre pubblicando il loro nuovo album “Nati per subire“.

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Dopo il successo di “Andate tutti affanculo” del 2009 e dopo un intenso tour per lo stivale, Appino e soci, eletti a eroi nazionalpopolari, hanno deciso  di raccontare con decisione, ironia, freschezza e brillante decadenza nuove storie, personaggi, luoghi e sensazioni in chiave punk-cantautorale. La scrittura dei pezzi ha raggiunto alti livelli. C’è rabbia, malinconia e romanticismo nei testi, ma sono filtrati attraverso melodie quasi pop in filastrocche punk o in ballate da chitarra e armonica. Sound asciutto, crudo e pungente.

Nel complesso l’album appare come un enorme dipinto che ha all’interno tante piccole storie accennate ma ben descritte, storie popolate da personaggi attraverso i quali si comprende ogni sfumatura opaca del nostro Bel Paese. Dall’uomo ancora in cerca di un equilibrio, dal ragazzo inetto perso nel labirinto della vita, dalla gente schiacciata dalle proprie creazioni e dai propri schemi, ci si ritrova ad ascolto terminato con il volto sporco di tante verità accuratamente sputate dalla band toscana. La cosa che sorprende è che alla fine non si ha voglia di ripulirsi il volto, meglio averlo sporco, ma con la consapevolezza di possedere un’idea chiara di ciò che è la realtà che ci circonda.

Undici brani, undici calci in culo, undici episodi e nessuno da ignorare. All’interno del disco numerose sono le “intrusioni”: Ministri, Dente, Enrico Gabrielli, Alessandro Fiori, Il Pan Del Diavolo, Giorgio Canali. Tra tutti i brani spiccano ”Nel paese che sembra una scarpa“, “Nati per subire“, “La democrazia semplicemente non funziona“, “Milanesi al mare” e “Ragazzo eroe“. La band ha finora eseguito e presentato il disco nelle varie sedi Fnac e dal 5 novembre, da Livorno, inizierà il tour che li porterà in giro per il paese che sembra una scarpa.

Piero D’Aprile


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