Dove emerge un particolare che se troverà conferma sarà un grossolano errore della Fifa che, almeno mediaticamente, costituirà una nuova macchia sul cappotto non proprio intonso. Abdoul Diallo, è uno dei 10 nomi che la Fifa ha legato alla violazione dell’articolo in questione, che tra le altre cose prevede il trasferimento di un calciatore minorenne in un altro paese: se i genitori stessi si muovono con lui per ragioni slegate al calcio, se il trasferimento avviene all’interno dell’Unione Europea o dell’Area Economica Europea nel caso abbia tra i 16 e i 18 anni, se la casa in cui vive il minore non è distante più di 50 km dal confine del suo paese.
Il clamoroso caso di Abdoul Diallo: scivolone della Fifa rivelato dal Mundo Deportivo
Ma il Mundo Deportivo ha rivelato che le violazioni contestate dalla Fifa sono in realtà 9 – non 10 come in origine – dal momento che il padre di Abdoul Diallo ha risieduto in Spagna (nella città catalana di Manresa, distante 50 km da Barcellona) dal 1999, cinque anni prima del presunto trasferimento irregolare al Barcellona.
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Il padre di Diallo si trasferì a Manresa per motivi di lavoro e la moglie tornò in Guinea per la nascita di Abdoul, nel 2004. Chiusa rapidamente la parentesi, dal 2007 avevano già ottenuto i diritti di residenza permanente in Spagna. Dunque, nessuna violazione, se la nuova versione dei fatti fosse confermata. E costituirebbe uno scivolone della Fifa destinato, forse, a riaprire il caso e ridiscutere i termini della sanzione che esclude il Barcellona dalle prossime due finestre di mercato. Nel 2008 Abdoul cominciò a giocare per un piccolo club, la Sagrada Familia, prima di passare all’Accademia di Barcellona nel 2011. Ma non secondo la Fifa; il Barça ha già un avvocato che sta lavorando al caso.