Il classico del giovedì – Sconto del 30% – Cuori affini di Rowan Speedwell

Creato il 24 settembre 2014 da Dreamspinneritalia @DreamspinnerIT

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Uscirà tra qualche settimana un nuovo romanzo storico, L’ultima concubina di Catt Ford, ambientato in Cina. Vi anticipiamo con l’occasione la trama e un piccolo estratto.

Quando la principessa Lan’xiu, contro la propria volontà, viene consegnata dal fratello come offerta all’harem del generale Hüi Wei, la sua unica domanda è quando il suo segreto sarà scoperto. Non si fa illusioni: quando il generale scoprirà che lei è in realtà un lui, la morte sarà il suo unico futuro, anche se non ha intenzione di arrendersi. Lan’xiu si è vestito da donna per tutta la vita, ma non è fragile. Sa usare una spada come i migliori guerrieri.

Il generale Hüi Wei ha tutto quello che un uomo può desiderare: potere, ricchezza, successo sul campo di battaglia e un harem di concubine. All’inizio guarda Lan’xiu con sospetto, ma si sente stranamente attratto da lei. Quando scopre che la bellissima giovane in realtà è un uomo, la sua prima reazione è quella di estrarre la spada. Piuttosto che sprecare una tale bellezza, decide di godere della sottomissione di Lan’xiu: la principessa accende una passione e un desiderio profondi, che egli non ha mai provato per le altre mogli. Ma gli intrighi di corte, le ambizioni politiche e i dubbi del generale potrebbero essere un ostacolo troppo grande per il loro amore.

Estratto:

Il corridoio del piano superiore era buio e solo una porta era aperta. Un bagliore caldo era visibile dall’interno della stanza e Hüi si avvicinò.

Gli si mozzò il fiato quando vide la ragazza. Era in piedi con gli occhi bassi, le mani nascoste nelle maniche dell’hanfu che indossava, la paura visibile in ogni linea del suo corpo. C’era comunque qualcosa di coraggioso nel modo in cui lo aspettava, anche se era chiaramente terrorizzata, e questo gli fece provare un caldo sentimento di tenerezza che lo sorprese. Si era aspettato la passione e infatti lei gli faceva nascere un desiderio quasi violento e spaventoso di strapparle i vestiti di dosso per buttarla sul letto e possederla, ma c’era qualcosa di più complesso dell’attrazione sessuale nella sua reazione.

Era come se il suo cuore fosse colmo di felicità alla consapevolezza di aver finalmente trovato la sua anima gemella e che sarebbe stato una cosa sola con lei per sempre. Non come la tranquilla soddisfazione che provava con Mei Ju. Quest’emozione era nuova, profonda e inquietante. Ma la sua felicità creava un potente contrasto con la tristezza della ragazza, e ciò lo spinse a cercare di tranquillizzarla.

Si chiuse la porta alle spalle.

“Principessa Zhen Lan’xiu,” disse.

“Mio signore Qiang Hüi Wei,” rispose la ragazza giustamente, anche se la voce tremava.

Hüi vedeva tutto il suo corpo scosso da un fremito, ma il suono della sua voce era come musica per le sue orecchie. A differenza dei toni alti di molte delle sue mogli, la voce di Lan’xiu era bassa e melodica e aveva sussurrato il suo nome.

Le ciglia le accarezzavano le guance come le ali di una farfalla e Hüi desiderò poterla guardare negli occhi che teneva abbassati. “Guardami,” ordinò.

Sorpresa, alzò lo sguardo e Hüi sentì la propria anima volare fuori dal corpo per incontrare la sua, quando i loro occhi si incontrarono. Sembrò sentirlo anche lei, perché aggrottò appena le sopracciglia, come se fosse perplessa per qualche nuova emozione che non si aspettava. “Mio Signore?”

“Tu mi appartieni. Ammetti che mi appartieni?” chiese Hüi.

“Vi appartengo,” annuì la ragazza sottovoce. Gli angoli delle sue labbra si abbassarono e gli occhi le si riempirono di un curioso miscuglio di tristezza e desiderio anche se un fuoco bruciava in fondo a essi.

Hüi avrebbe potuto giurare che anche lei aveva il suo stesso desiderio: unire i loro corpi e provare l’abbandono del loro fondersi. Il dubbio e la paura erano visibili nel suo sguardo, mentre il suo bellissimo volto rimaneva impassibile.

“Non ho mai visto una creatura così squisita,” mormorò Hüi. Si avvicinò a lei e le mise una mano sul viso. Lan’xiu chiuse gli occhi e vi strofinò la guancia come un gattino, tremando ancora.

“Non ti farò male,” disse Hüi, abbassando lo sguardo su di lei.

La ragazza non rispose, ma alzò una mano a toccare la sua. Contrariamente al tocco delicato che Hüi si aspettava, un palmo duro sfregò contro la sua pelle, una mano callosa che non sarebbe dovuta appartenere a una donna. Guardò il callo causato dalla spada sulla sua, facendo un collegamento che sembrava impossibile. Strinse gli occhi con sospetto, scrutando quel bellissimo volto. Non era possibile che una donna…

Catt Ford, L’ultima concubina.

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