“Formiamo una catena di parole talmente lunga da arrivare fino in città, e talmente forte che nessuno la potrà spezzare.”
Va bene, vi svelerò un segreto: sono un inguaribile nostalgica . Mi manca citofonare sotto casa di un amico per chiedergli di uscire, chiamare un’amica al telefono fisso e dover dire alla madre “salve sono Roberta, l’amica di…”, ritrovarsi tutti in piazzetta e poi decidere sul momento cosa fare, insomma cose così. E mi mancano, mi mancano immensamente le lettere scritte a mano. Da ragazzina avevo aderito ad un’iniziativa scolastica ed avevo un amico di penna a cui scrivevo tutti i mesi. L’attesa era la parte più bella, perché sapevo che prima o poi nella cassetta della posta ci sarebbe stata una busta per me, che conteneva confidenze e storie, ma non sapevo quando e quella suspense rendeva tutto più entusiasmante. Poi il tempo è passato, il cellulare ha preso il sopravvento e la comunicazione si è risolta in brevi messaggi privi di punteggiature ed emozioni. Peccato. Però quando una cosa è bella, piena di romanticismo ed emoziona, un modo per tornare da te lo trova. Così a Natale mi sono ritrovata ad iniziare una corrispondenza con un’amica che abita lontano e che conosco solo virtualmente. Lei, probabilmente mossa dalla mia stessa nostalgia, ha deciso che voleva raccontarsi, e voleva farlo su una bella carta da lettera. Un regalo decisamente stupendo!
Vi racconto tutto questo perché sono proprio le lettere le protagoniste del romanzo di Ángeles Doñate. Un romanzo davvero carino, pieno di buoni sentimenti e positività! In un piccolo paesino chiamato Porvenir, abitato da poco più di un migliaio di persone, c’è una sola postina: Sara, una donna di mezza età, allegra e gentile, coi capelli rossi e tre figli. Sara ama il suo lavoro, ma purtroppo la gente non si scrive più e così dalla città le comunicano che vogliono chiudere le poste del paese e trasferirla altrove. Rosa, l’anziana donna che l’ha vista nascere e che le è stata vicina dopo la morte dei suoi genitori, decide così di dare il via ad una catena di lettere anonime per salvare il destino delle poste del paese e della sua amica. Sarà attraverso queste lettere, scritte anonimamente, che le donne del paese si apriranno con delle perfette sconosciute, svelando i loro segreti, raccontando le loro vite e condividendo i piccoli momenti di felicità di tutti i giorni. In quelle lettere, inviate a destinatari casuali, le donne di Porvenir si lasceranno trasportare dai ricordi di tempi migliori, avranno il coraggio di confidare i propri sogni, e sveleranno le loro fragilità; perché nelle parole si nasconde una grande forza e anche la più scettica di loro scoprirà come, anche in una lettera di una conosciuta, si possa trovare la frase scritta a pennello per curare le ferite del passato. Si innesta non solo una corrispondenza emozionante, ma anche una catena di eventi che porterà i cittadini di Porvenir a riprendere in mano le proprie vite e a scoprirsi ancora capaci di sorridere e credere nel futuro. Una lettura scorrevole e allegra, che alterna il registro epistolare ad una narrazione con dialogo diretto in maniera naturale e semplice. Un libro che, grazie alle sue donne eccentriche e di cuore, vi terrà compagnia e regalerà emozioni positive. Merita davvero di essere letto!
Il consiglio finale, che vi do con tutto il cuore, è di prendere anche voi carta e penna e scrivere. Non importa che sia una lettera lunga, una cartolina o un semplice biglietto di auguri; scrivete a qualcuno che amate o, se siete abbastanza folli, ad il primo nome che vi incuriosisce sull’elenco telefonico. Riappropriatevi delle vostre parole e del tempo che, inevitabilmente, la scrittura vi obbliga a dedicargli. Scoprirete la bellezza di una lettera, ritroverete quella parte di voi più nascosta e, perché no?, regalerete emozioni vere a qualcuno che magari è da tanto che le cerca.
Buona Lettura.