A Piazza pulita, il talk di Corrado Formigli, Daniela Santanché poco fa ha parlato – commentando le rivelazioni di Alan Friedman sull’incontro fra Napolitano e Monti nel giugno del 2011 – di «complici» del Presidente della Repubblica, che avrebbe deciso le sorti del Paese in un «incontro carbonaro» per cambiarle surrettiziamente e contro la prassi. Ora si sta riferendo a spread saliti «per far arrivare Monti». Nell’ottica di una coerente dimostrazione di disaccordo verso il (mai celato) grado di iniziativa di Napolitano prima della nascita dell’esecutivo dell’economista, potremmo parlare semplicemente di espressioni di colore.
Santanché, però, pare aver piuttosto cambiato sensibilmente la sua idea del governo illegittimo voluto dai «poteri forti» che tramavano contro l’Italia di Berlusconi. L’11 febbraio del 2012 Libero parlava della sua attitudine nei confronti dell’esecutivo di allora:
Ora la Santanchè si è convertita come tanti altri suoi colleghi di partito al “montismo”. “La Fornero deve diventare mia sorella, va protetta dai sindacati, va aiutata a vincere sull’articolo 18″ dice il soldato Santanchè. L’onorevole del Pdl riserva parole di miele verso la titolare dell’Interno Cancellieri e quella del Lavoro Elsa Fornero, definite entrambe “due donne cazzutissime, politicamente scorrette che se ne fregano del consenso”. Per lei non ci sono dubbi “questo è il nostro governo, fa le cose che vogliamo noi.
Articoli sull'argomento:
- Chi se la prende con Napolitano
- Commedie a 5 stelle
- Se il PD non va da Silvio
- Don’t die, Di Battista