Il COISP in apertura ha espresso alcune considerazioni preliminari che attengono alla particolare rilevanza strategica e funzionale che riveste l’eventuale riorganizzazione del Dipartimento della P.S. ed al fatto che il provvedimento che l’Amministrazione vorrebbe adottare inciderà, inevitabilmente, qualora concretizzato, su migliaia di appartenenti alla Polizia di Stato che operano sia a livello centrale sia a livello territoriale.
Sempre preliminarmente questa O.S. ha chiesto di conoscere dettagliatamente le finalità del provvedimento perché non ritiene congrua e bastevole unicamente la motivazione: “l’esigenza di adeguare l’assetto organizzativo degli uffici e delle direzioni centrali del Dipartimento della pubblica sicurezza più direttamente interessati all’attuazione del citato art.1 comma 430, della legge n.296 del 2006”, evidenziata nelle bozza di provvedimento in esame. Nel merito del provvedimento in esame, il COISP ha evidenziato alcune delle criticità rilevate:
Dalla lettura dell’articolato, si evidenzia un’ambigua definizione dei compiti assegnati ad alcuni Uffici e Direzioni: si rileva infatti che ad alcuni di questi vengono assegnate competenze e funzioni che sono indicate in modo analitico, mentre ad altre articolazioni centrali le funzioni e la “missione” sono appena accennate e sono molto vaghe.
L’assegnazione dei posti funzione per i preposti alla direzione degli Ufficio Affari Generali delle Direzioni Centrali, a parere del COISP, deve mantenere inalterata la preposizione funzionale, quindi tutte le Direzioni devono essere diretti da appartenenti alla qualifica di Dirigente Superiore della Polizia di Stato o di Vice Prefetto.
L’Ufficio per le Relazioni Sindacali raffigurato all’art.16 della bozza prevede un inquadramento funzionale non conforme alle mutate esigenze di definizione delle procedure di confronto, quanto alla corretta ed incisiva risoluzione del contenzioso tra Dipartimento della P.S. e OO.SS. del personale della Polizia di Stato. A parere del COISP, pertanto, tale Ufficio dovrebbe essere inquadrato quale articolazione della Segreteria del Dipartimento. È altresì parere del COISP, che sia opportuno prevedere un I° Dirigente della Polizia di Stato quale seconda preposizione funzionale in luogo di un Vice Prefetto Aggiunto. Diversamente potrebbe essere positiva l’individuazione di due posti funzione da assegnare ad un ulteriore I° Dirigente ed a un Vice Prefetto Aggiunto. Per quanto riguarda le funzioni assegnate all’Ufficio, si rileva che sono appena accennate, pertanto è sicuramente necessaria una puntuale indicazione delle competenze e delle attività demandate a tale Ufficio per le Relazioni Sindacali.
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Presso l’Ufficio I° della Direzione Centrale per le Risorse Umane, il COISP reputa necessaria la previsione di un appartenente al ruolo ordinario dei Dirigenti della Polizia di Stato e di un Dirigente appartenente al ruolo tecnico per lo svolgimento delle funzioni dello stesso, che comunque dovrebbero essere ben precisate.
La Direzione Centrale per la Formazione appare fortemente demansionata rispetto alle competenze, ai compiti ed alle funzioni svolte fino ad oggi dalla Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione. Tale percezione trova fondamento in una disarticolazione degli attuali Servizi e Divisioni e nella costituzione di due soli Uffici che, da quanto evidenziato nel progetto, non sembrano assorbire per intero le competenze della Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione. Anche in questa articolazione centrale, a parere del COISP, è opportuno prevedere quale preposizione funzionale secondaria presso l’Ufficio affari generali un appartenente al ruolo ordinario dei Dirigenti della Polizia di Stato.
Una anomala dicotomia è rappresentata all’art.111, nel quale si prevede che presso l’UCIS l’Ufficio servizi di protezione, formazione del personale e risorse strumentali provvede:
“…all’organizzazione ed allo svolgimento di corsi per la formazione e all’aggiornamento del personale impiegato nei servizi di protezione e vigilanza…..”. Ebbene a parere del COISP tali funzioni ed attività sono proprie della Direzione Centrale per la Formazione e l’eventuale frammentazione e disomogeneità formativa che deriverebbe dalla previsione del citato articolo, sarebbe inopportuna e pericolosa per la inevitabile realizzazione di diversi protocolli d’intervento.
Al termine dell’incontro il Prefetto Izzo ha chiarito le finalità organizzative che il provvedimento in esame si prefigge di conseguire, tra le quali è emersa la necessità di dare il giusto inquadramento alla Direzione Centrale Anticrimine.
Le considerazioni rappresentate dal COISP, hanno trovato l’attenzione e la condivisione da parte del Vice Capo della Polizia che si è impegnato ad esaminarle in modo approfondito ed a far redigere una nuova bozza del progetto di riorganizzazione.
Roma, 3 dicembre 2011 La Segreteria Nazionale del COISP