Il Collegio Nazionale dei Capitani contro Schettino – Rassegna Stampa D.B.Cruise Magazine

Creato il 11 ottobre 2012 da Dreamblog @Dreamblog

L’ex comandante della Costa Concordia, licenziato, chiede i danni a Costa Crociere. I colleghi però sono contro di lui

Francesco Schettino è stato licenziato. Dallo scorso luglio il comandante Schettino non fa più parte del team di Costa Crociere. La notizia arriva a soli quattro giorni dall’inizio del processo che si svolgerà presso Tribunale di Grosseto per il naufragio della Costa Concordia.

Ma il comandante di Meta di Sorrento non ci sta ad essere “silurato” dalla compagnia di navigazione genovese che già a gennaio scorso gli aveva sospeso anche la tutela legale, e fa ricorso. Un ricorso, annunciato dal suo legale, quasi contemporaneamente alla notizia del licenziamento.

“Non ci pronunciamo sul licenziamento e la richiesta di danni di Schettino. Ma lo scoglio sul quale è naufragato il comandante Schettino non è quello de Le Scole, davanti al Giglio, ma si chiama ISM code - spiega a Panorama.it, il comandante Domenico La Fauci, ex vice presidente e consigliere del Collegio Nazionale dei Capitani di Lungo corso e di Macchina- ed è un codice che regolamenta che cosa deve essere fatto per la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio a bordo di una nave. Codice che lui non ha rispettato”.

Ma il naufragio della Costa Concordia, le manovre successive alla collisione con lo scoglio, le dichiarazioni rilasciate nell’immediato dell’incidente e poi successivamente dall’ex comandante della Concordia, hanno spinto il Collegio Nazionale dei Capitani ad interrogarsi proprio sulle responsabilità del comandante.

“Avvicinarsi a cento metri dalla costa è considerato “quasi un incidente” e un buon comandante di nave lo deve sapere – continua il comandante La Fauci – ed è stato proprio il comportamento tenuto da Schettino a farci porre delle domande sul ruolo dei comandanti”

Ci spieghi meglio..
“Un modo di dire marinaresco che tra l’altro è ancora in uso tra i comandanti anziani dice “Dopo Dio c’è solo il comandante”. Oggi invece il ruolo del comandante in plancia si è profondamente modificato e pur rimanendo per il Codice della Navigazione l’unico responsabile della nave e della sicurezza dell’equipaggio e dei passeggeri, si deve confrontare con quello di altre figure ovvero con quelle del“bridge team”. In sostanza, con gli altri ufficiali presenti in plancia e a terra.”

A differenza del passato, oggi dopo Dio c’è il “bridge team”. Dunque oltre al comandante, in un incidente, ci sono le responsabilità di altri ufficiali..
“Sì, ma il comandante ha la designazione al comando dall’armatore  e può essere licenziato direttamente quando viene meno il rapporto fiduciario. Il resto dell’equipaggio, viene arruolato e il rapporto giuridico tra l’armatore e il lavoratore è differente”.

Comandante, lei ha alle spalle anni di carriera e decine di emergenze vissute in alto mare. Che cosa ne pensa dell’atteggiamento del comandante della Capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco? Secondo la sua esperienza, le modalità con le quali è intervenuto la notte del 13 gennaio, sono state consone alla situazione?
Preferirei non commentare l’atteggiamento del comandante De Falco. Non riuscirei a trovare le parole giuste.

“Gli interrogativi del Collegio Nazionale dei Capitani che rappresenta oltre 2 mila comandanti  italiani, su “Quali sono e come sono cambiate le responsabilità del comandante?” - conclude il comandante La Fauci - si sono resi necessari dopo un confronto internazionale con le realtà marinare mondiali”.

Il caso Costa Concordia e il ruolo del suo comandante, infatti, hanno sollevato moltissimi dubbi e domande anche presso istituzioni del settore presenti all’estero. Comunque, nel merito del ricorso presentato dall’ex comandante Schettino, Costa Crociere ”conferma di aver concluso il procedimento disciplinare iniziato nei confronti di Schettino, a seguito del naufragio di Costa Concordia, disponendone il licenziamento. La Compagnia ha ritenuto di applicare la sanzione del licenziamento in conformita’ con le norme di legge e contrattuali applicabili”

Fonte: Panorama.it


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