Il colore è materia!
Il colore è materia!
Il colore è materia!
Il colore è materia!
Il colore è materia!
Il colore è materia!
Il colore è materia!
Il colore è materia!
Nella scelta del colore vi sono alcune importanti variabili da tenere in considerazione: prima di tutto che la luce influenza il colore. La visione dei colori è possibile solo in presenza di luce che, rifrangendosi sui supporti, li rende visibili, e proprio per questo il colore viene percepito in modo differente a seconda della fonte luminosa: basti pensare al diverso effetto che ha una sorgente naturale (sole) e una artificiale (lampadina) sul medesimo oggetto.
Il colore delle pareti, degli arredi e dei tessuti subisce necessariamente delle variazioni nell’arco della giornata dando vita al fenomeno del metamerismo (fenomeno secondo cui al variare della fonte luminosa due colori dapprima molto simili, appaiono invece molto diversi fra loro).
Altrettanto importante è ricordare che il colore influenza la luce.
Non solo la tipologia di fonte luminosa modifica la percezione del colore, ma è vero anche il contrario: una superficie riflette una luce diversa a seconda del colore applicato. Se dovessimo verniciare una parete di verde per esempio, la stanza assumerebbe una lieve tonalità di verde incidendo quindi sulla percezione dei colori degli arredi e delle altre pareti.
Tra le proprietà del colore si annovera anche la capacità di modificare la percezione delle proporzioni di un ambiente: per far sembrare più vasta ed accogliente una stanza si consiglia di utilizzare tinte chiare, mentre per far apparire più vicine due pareti o avvicinare superfici opposte, si dovrà intervenire con colori scuri.
“I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni”
(Pablo Picasso).
In uno studio fatto per la Chréon, azienda leader nella produzione di vernici, l’impatto della qualità della luce sulle percezioni cromatiche ha portato a creare tonalità “dinamiche”, composte da colori “vibranti”capaci di adattarsi e modificarsi alle diverse situazioni ambientali.
Qui, qualche suggerimento per gli interni. Per leggere in maniera più approfondita tutto lo studio scarica il pdf
White,da scegliere per le parti più alte delle stanze e negli spazi in cucina o dove si prepara e consuma il cibo;
Off White, o chiarissimi, che ben si accordano a colori più saturi in cucina o in bagno;
Light Neutral, i neutri chiari, adatti sia alla zona giorno che alla zona notte, soprattutto per camere piccole o poco luminose e soprattutto, da abbinare ad accenti di colore vivace;
Pale,i colori pastello, perfetti nelle stanze dei bambini per delimitare la parte bassa delle pareti e creare un orizzonte;
Bright,ossia luminosi, da usare solo in piccole porzioni, oppure in ambienti dove non si rimane a lungo;
Vivid, colori vividi, sono colori protagonisti che caratterizzano lo spazio;
Tonal, ossia tonali, sono di solito riposanti per la vista e riescono a modificare più di altri la percezione di uno spazio;
Dark, per separare visivamente pareti o volumi
Infine i Neutral, ossia la scala di grigi adatti come fondo per ambienti molto colorati o per ambienti in cui si vogliono privilegiare i materiali e i Natural Whites, i nuovi bianchi, che ben si adattano alle diverse essenze di legno dell’arredo: il bianco adatto al legno di “ciliegio”, il bianco per il rovere.
Il rapporto tra colore e materiale è infatti fondamentale, la loro relazione deve essere equilibrata e ponderata di volta in volta, soprattutto quando si vuole privilegiare il materiale che spesso passa in secondo piano se affiancato a colori troppo saturi.
per approfondire, scarica il pdf…
(Francesca Valan)