Il noto comico di Zelig, Paolo Cevoli, porta in teatro il Vangelo. Lo fa seguendo la sua inclinazione da comico, ma nel pieno rispetto della sua fede cattolica. Angela Busetto, su La Bussola Quotidiana, racconta che assistendo allo spettacolo le sono venute in mente le vetrate e i dipinti delle cattedrali, che mettevano gli episodi biblici davanti agli occhi della gente, la Bibbia dei poveri e dei ricchi che tutti potevano vedere e capire e gustare. O anche le sacre rappresentazioni del Medioevo, quelle struggenti di dolore e quelle suggestive del registro popolaresco. Lo spettacolo si chiama “La Penultima cena”, ed è un monologo storico-comico-gastronomico. Il costo del biglietto è di 20 euro e il ricavato sarà devoluto in beneficenza per i progetti di Avsi, ong internazionale per l’aiuto al Terzo Mondo. Sul sito di Cevoli, www.paolocevoli.com, si possono trovare i dettagli dello spettacolo, che lui introduce con queste parole: «Duemila anni fa quello che ha cominciato tutto ha detto chiaro che per chi lo segue c’è ‘il centuplo su questa terra’, e la cosa continua a rimanere valida. Per tornare alla mia metafora preferita: ti posso raccontare la tagliatella finché voglio, ma non ti convincerò della sua bontà finché tu non l’assaggi. Se la mangi, ti convince più di un libro di cucina. Non serve fare la réclame di Gesù, bisogna che gli uomini si mettano a tavola con noi e mangino le tagliatelle». E ancora: «Il cristianesimo dei rinunciatari è una bufala, anche se va molto di moda in un certo mondo cattolico e piace a chi pensa alla vita come a un codice da rispettare, a una serie di omissis. Il cristiano, come ogni uomo, desidera la felicità, non si accontenta delle parole, vuole i fatti»