Il commercio ai tempi della grande distribuzione

Creato il 04 maggio 2012 da Vidi

Anche Sandrino ha chiuso.
Un altro pezzo del commercio precedente alla grande distribuzione sparisce.
Non è solo una perdita commerciale, ma anche umana.
Sandrino era uno di quei negozianti di una volta dove non andavi per comprare solo i tanti articoli di buona qualità che aveva, ma anche per conversare amabilmente degli argomenti più disparati
. Quando egli era mancato, sua figlia ne aveva continuato la tradizione con la stessa cortesia.
Passare stamattina e trovare al posto del suo emporio un negozio di ottica mi ha dato una sensazione di vuoto.
La stessa sensazione che avevo provato quando Paoluccio e signora avevano venduto l'edicola. Andare a comprare il giornale da Paoluccio comprendeva anche uno spettacolo di cabaret, attori lui e la consorte: i due si davano l'imbeccata, si rintuzzavano col sottile e raffinato doppio senso delle persone di una volta mai volgari anche quando si toccavano argomenti un po' più osé, creando dei siparietti godibilissimi con picchi di comicità che ti facevano tornare a casa non solo più acculturato grazie alle riviste comprate ma anche più allegro. 
Sarà che sono nostalgica, sarà che invecchio, ma confrontando Sandrino, Paoluccio e i tempi distesi del loro commercio con quelli frenetici e asettici della grande distribuzione mi passa per la testa che forse, almeno in questo settore, si stava meglio quando si stava peggio.


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