Ogni fase di crescita è caratterizzata da esigenze diverse, anche per quanto riguarda la nanna. Come dicevamo, sarebbe bene rivedere periodicamente la routine prima della nanna per adeguarla ai vari periodi di crescita.
Le fasi di cambiamento portano infatti, a volte, nuove insicurezze e con loro la necessità di strumenti nuovi con cui superarle. Potrebbe essere ad esempio necessario iniziare a utilizzare le lucine notturne per far fronte a un’improvvisa diffidenza nei confronti del buio. Oppure sostituire la fiaba della buonanotte con una storia per superare insieme le paure legate alla nanna, dai brutti sogni alla paura dei mostri, con tutte le variazioni del caso.
Anche il compagno di nanna preferito dai nostri piccoli cambia crescendo ed è bello osservare come viene scelto e provare a capirne il motivo.
Quando ero piccola dormivo solo con il mio orsetto giallo di pezza. Era così sporco e consumato che mia nonna decise di lavarlo. In lavatrice. Senza dirmi nulla. L’orsetto non superò la prova centrifuga e mia madre ci mise settimane per convincermi a trovare un altro compagno di nanna. Io avevo scelto lui perché con lui mi sentivo tranquilla, sicura. Mi ci volle un bel po’ per trovare un nuovo amico!
Per molti bambini il primo compagno di nanna può essere un indumento della propria mamma, che profuma di sicurezza e amore. Una maglietta, ad esempio, messa accanto al neonato nel suo lettino, potrebbe rivelarsi il migliore amico per la notte.
Per i primi mesi ci sono diversi oggetti transizionali che si possono usare per far compagnia al piccolo durante i suoi sonnellini. In questo articolo trovate alcune idee.
La mia bimba ha usato per lungo tempo, come compagno di nanna, un dou dou con la testa di un pagliaccio. All’inizio lo ha studiato, toccato, ciucciato, impregnato del suo profumo di bimba. Poi, quando è diventato un amico “vissuto e fidato”, ha iniziato ad addormentarsi stringendolo a sé.
Ci sono state, dopo questa, varie fasi: l’orso di pezza, la pecorella di peluche e bambole di diversi materiali e dimensioni. Finché il rapporto con il suo bambolotto preferito ha iniziato a diventare vera e profonda amicizia. Tanto da voler condividere con lui non solo i giochi diurni ma anche le nanne serali. Da allora lo porta con sé ovunque, anche quando è fuori casa. E noi glielo lasciamo fare, perché capiamo l’importanza di stringere qualcosa che mette sicurezza e superare anche grazie a lui i propri timori legati al buio e al sonno.
E i vostri piccoli hanno un compagno di nanna? Qual è la cosa più strana con cui li avete visti addormentarsi? Noi abbiamo un piccolo amico che dorme solo abbracciato al suo camioncino dei pompieri. Peccato solo sia in plastica dura!