Dean Koontz è l’esempio di come un autore famoso nel resto del mondo venga maltrattato dalle nostre parti, dove il lettore sembra segua solo un percorso per volta e non riesca ad avere più di un autore per genere. Se per esempio i lettori italiani non fossero monotematici con King, potrebbe esserci spazio per Koontz, le cui opere sono state tradotte a singhiozzo per poi finire nel dimenticatoio.
Dean è quello alla vostra destra
Beh, un po’ la sorte che è toccata a Barker, no?
Eppure, Dean Koontz non è un signor nessuno, con all’attivo una ventina di trasposizioni cinematografiche, quasi 100 romanzi, alcuni dei quali scritti con i suoi svariati pseudonimi e un patrimonio non indifferente, che si aggira intorno ai 125.000.000 di dollari. Nel 2008 era il sesto scrittore più pagato al mondo.
Il mistero dei capelli di Koontz…
Anche Koontz, come da tradizione[1], ha un passato difficile alle spalle, fatto di povertà e maltrattamenti. Una volta diplomato, si sposa e inizia a scrivere alla sera e alla notte, mentre di giorno fa l’insegnante di inglese. Ma sua moglie a un certo punto lo prende e gli dice qualcosa del tipo: “Ti do cinque anni: impiegali per diventare uno scrittore. Se non ce la fai, molli tutto e torni a lavorare e non se ne parla più!”
Ebbene, sembra che alla fine ce l’abbia fatta, no?
A detta di molti, il suo miglior romanzo
Se per caso vi state chiedendo quali film siano stati tratti dai lavori di Koontz, beh, abbiamo un problema anche lì, visto che solo una parte sono stati distribuiti in Italia. L’ultimo esempio è Odd Thomas, film che ho apprezzato molto ma che forse non arriverà mai.
Insomma, un autore horror distribuito in Italia ce l’abbiamo già, metterne perfino due sarebbe troppo.
[1] Sì, lo sapete che sono sempre scettico su queste cose…