Spesso capita che, a pochi passi da casa, vi siano meraviglie e testimonianze di un passato remoto addirittura listate nel patrimonio mondiale dell’umanità e che, con la scusa della vicinanza, non è raro bramare mete più lontane con la falsa speranza che queste le andremo comunque presto a visitare.
A pochi chilometri a nord dal confine tra Italia e Svizzera nella zona del varesotto-comasco sorge il complesso fortificato di Bellinzona che rappresenta tra le più strategiche strutture militari difensive della fine del medioevo.
La fortificazione, letteralmente incastonata su uno strato di roccia pazientemente modellata dall’azione dei ghiacci decine di migliaia di anni fa, ha rappresentato per anni un efficace sbarramento della Valle alla confluenza di tre valichi alpini il San Gottardo, il Lucomagno e il San Bernardino senza il quale, probabilmente, l’ Europa avrebbe potuto essere differente da quello che è oggi.
Verso gli inizi del 1500 la mastodontica opera fu investita da un cataclisma d’imponenti proporzioni: a causa di abbondanti piogge il cedimento di una porzione di versante di una montagna nei pressi di Biasca provocò lo straripamento delle acque che travolse e distrusse parte della fortificazione. Nell’800 una grande parte della fortezza fu distrutta da un incendio, e durante i secoli fu testimone di diverse battaglie e passaggi di mano ma nonostante ciò, grazie anche a lavori di restauro e conservazione, oggi possiamo ammirare splendide testimonianze di un mondo medioevale.
Castelgrande
È la fortificazione principale proprio a ridosso del centro di Bellinzona, è raggiungibile percorrendo le piccole vie partendo da Piazza Colleggiata o Piazza Nosetto, per i meno “avventurosi” c’è anche un comodo ascensore. Durante l’ occupazione Svizzera nel 1600 al castello venne dato il nome di Castel d'Uri o di Altdorf, 200 anni più tardi venne intitolato a S. Michele fino a tempi più recenti che assunse il definitivo nome di Castelgrande.
Castello di Montebello
Situato sull’omonimo colle proprio alle spalle di Castelgrande è il luogo dove le civiltà primitive si accamparono per la prima volta, quando ancora nulla esisteva. Il nome di questa fortificazione risale a metà del 1400 conosciuto come Castel Piccolo o di Montebello, tuttavia come Castelgrande cambiò nome nei vari periodi: durante l’occupazione Svizzera era nota come Castello di Svitto mentre agli inizi del 1800 il Castello fu intitolato a S. Martino. Di proprietà privata per lungo periodo venne acquistato agli inizi del 1900 dal Canton Ticino in occasione del centenario dell’indipendenza.
Castello di Sasso Corbaro
E’ la fortificazione più alta del complesso fortificato prende il nome dall’omonimo promontorio, venne costruito nel tempo record di 6 mesi sul finire del 1400 per volere del Duca di Milano dopo la battaglia di Giorinco per meglio garantire la chiusura della valle del Ticino. Dai bellinzonesi detto anche castello di Cima anch’esso ebbe diversi nomi prima dell’attuale: durante il dominio svizzero fu chiamato di Unterwalden, e nel 1818 di S. Barbara.