Il Comune adegua le tariffe, la Fabi si adegua al mercato, i cittadini si adeguano alla miseria.

Le parole si prestano a giochi divertenti e la loro interpretazione dipende dai punti di vista ma anche dall’opportunità del momento. Così leggo stamane dell’”adeguamento” delle tariffe di trasporti scolastici e asilo nido e i nostri amministratori ci tengono a sottolineare che non si tratta di aumento:  si sono semplicemente adeguate le tariffe all’inflazione e ai comuni limitrofi (guardiamo sempre ai comuni limitrofi negli esempi negativi, ma che ci adeguiamo in quelli positivi). Che questo poi si traduca comunque in un esborso più alto da parte delle famiglie montegranaresi già in difficoltà per la crisi poco conta. Ci consoleremo pensando che non ci si sta sgonfiando il portafogli ma si sta semplicemente adeguando alla situazione generale. E non dovremo nemmeno scandalizzarci più di tanto nel pensare che, contemporaneamente all’adeguamento dei nostri conti col Comune, lo stesso non esiti ad elargire qualche migliaio di Euro alla Sutor perché quello, si sa, è irrinunciabile: lo vuole la maggioranza dei montegranaresi, stava nei programmi. Qualcuno potrebbe pensare che ci si potrebbe adeguare anche in quel caso come, ad esempio, ha fatto l’ormai ex main sponsor Fabi. In effetti anche la nota azienda calzaturiera non ha mica ritirato la sponsorizzazione: si è semplicemente adeguata. Luca Craia