Il comunista preferito

Creato il 13 maggio 2013 da Ilcanechesimordelacoda

Napolitano e Kissinger ad una conferenza dell'Aspen Insititute Italia


Giorgio Napolitano nasce a Napoli il 29 giugno 1925, Durante gli anni dell'università, fa parte dei GUF, il gruppo universitario fascista, collaborando con il settimanale IX maggio dove tiene una rubrica di critica teatrale(da wikipedia). Considerando che era il 1942 non si può però gridare allo scandalo, come lo stesso Napolitano ha dichiarato, erano segretamente antifascisti e quindi tollerati. Nel 1945 finita la guerra e non rischiando più nulla da uomo valoroso qual'è aderisce al PCI diventandone subito, senza alcuna conoscenza e pur essendo giovanissimo, segretario federale a Caserta e a Napoli. Continua a far carriera nel Partito Comunista Italiano sebbene in più occasioni non si sia dimostrato affatto dalla parte degli operai. Come nell'ottobre 1956 in occasione della rivoluzione ungherese dopo che l'URSS perseguì gli operai che vi parteciparono Napolitano dichiarò «L'intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, ma alla pace nel mondo».
 Dopo aver militato per anni nel PCI e aver contribuito a sviluppare una mentalità europeista al suo interno cosa di cui va particolarmente fiero, nel 1978 è ospite del Counsil on Foreign Relations dove dichiara fedeltà alla NATO. Henry Kissinger lo definisce il suo comunista preferito, con non poca ironia visto che chi lo dice ebbe un ruolo di sostegno attivo durante il colpo di stato militare di Augusto Pinochet in Cile.Questo grande sostenitore di Napolitano è un personaggio politico statunitense coinvolto nella guerra in Vietnam e in quella del Kippur con le solite trattative di Pace che riescono a far vincere chi paga di più. Henry Kissinger era anche amico di Licio Gelli membro della loggia massonica P2 che secondo alcuni potrebbe aver ordinato alle brigate rosse l'uccisione di Aldo Moro.La figura di Franceschini, uno dei vertici delle BR è infatti collegabili con i vertici liberali del Parlamento Europeo. Il 10 novembre durante il processo alle BR un amico di Aldo Moro testimoniò che la vittima fu minacciata da un agente de RIIA (Royal Institute for International Affaire). La vedova (di Aldo Moro) testimoniò durante lo stesso processo che l'uccisione del marito era "il risultato di una serie di minacce alla sua vita mosse da una figura molto importante della politica degli Stati Uniti". 
Questa persona era Henry Kissinger collaboratore attuale di Napolitano nell'Aspen Institute Italia e mi pare anche in quello di Israele. Moro fu infatti sequestrato e ucciso proprio nel momento in cui Berlinguer decise di portare il PCI al governo con l'appoggio di Aldo Moro per opporre una seria opposizione al governo Andreotti. Non vedo il motivo per cui le BR avrebbero dovuto fare una cosa del genere se non per soldi e per conto di qualcuno, dato che questo episodio segnò la divisione del gruppo di estrema sinistra da tutti i pohi appoggi politici che aveva. Ovviamente queste strane incongruenze non sono state chiarite.
Ma torniamo a Napolitano che invece non ha mai subito nessun attentato in vita sua, eppure è proprio grazie a lui ,che firmando il 18 aprile 2012 il DDL sul pareggio di bilancio (modificando l'art.81 della Costituzione),  ci ha reso schiavi dell'Europa e del suo FISCAL COMPACT, completando un processo neoliberista e filoamericano messo in atto 30 anni prima all'interno del PCI.
Può un membro del gruppo Bilderberg come Napolitano, un gruppo esclusivo che tiene riunioni segrete composte da soli 130 individui tutti politici,essere anche un garante della democrazia e paladino degli operai? Evidentemente no.

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