Caino si mise in ginocchio, con in mano una selce appuntita che usava per sbucciare la frutta; con pazienza, si diede a incidere i lati della testa di suo fratello, per poi sollevargli delicatamente la faccia, ridotta ad una maschera di pelle spessa. La pulì con la sabbia e la cenere, la raschiò; se la mise addosso, se la premette sulla faccia, e le sue lacrime, impastandosi col grasso e con la cenere, gliela fecero star su.[continua]
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