Il Coniglio non ruggisce più

Creato il 27 gennaio 2014 da Media Inaf

Dopo molti entusiasmi e i primi risultati scientifici, a metà del suo lavoro il rover lunare Coniglio di Giada potrebbe essere già alla fine della sua avventura a causa di un danno ai pannelli solari

di Matteo De Giuli

Un mese fa la Cina è stata la terza nazione dopo USA e Unione Sovietica a riuscire nell’allunaggio. Oggi è la terza nazione a incontrare, dopo l’allunaggio, qualche prevedibile problema tecnico. Nel caso del rover cinese Conglio di Giada, però, le cose sembrano essersi messe decisamente male.Il veicolo di esplorazione lunare presenta infatti delle “anomalie al controllo meccanico” dopo aver incontrato difficoltà causate dal “complicato ambiente della superficie lunare”, spiega l’agenzia di stampa (e di stato) cinese Xinhua che ha raccolto alcune dichiarazioni degli scienziati dell’Ente Statale della Scienza, della Tecnologia e dell’Industria per la Difesa Nazionale, sotto il Ministero dell’Industria e dell’Informatica cinese.Il rover è allunato il 14 dicembre come parte della missione Chang’e-3, e si fermato a metà delle sue operazioni, che sarebbero dovute durare circa tre mesi. Lo stato di salute del rover non è ancora chiaro e le notizie delle fonti istituzionali cinesi sono vaghe. Gli scienziati stanno lavorando alla risoluzione del guasto, ma secondo molti le possibilità di un’effettiva ripresa delle operazioni sono poche.

Durante la notte lunare, in assenza di luce , il rover avrebbe dovuto chiudere i pannelli solari ed entrare in standby per 14 giorni. Il guasto, che è stato riscontrato poco prima dello standby, potrebbe riguardare proprio i meccanismi di chiusura dei pannelli. In assenza di luce, a temperature che arrivano anche -180°C, i pannelli ancora esposti all’esterno lascerebbero componenti elettrici sensibili alla temperatura non schermati e a condizioni ambientali irrimediabilmente dannose, secondo quanto riportato dal South China Morning Post.

In quello che ha tutti i toni di essere un ultimo saluto al robot, l’agenzia di stampa Xinhua, sul filo della propaganda, ricorda gli insuccessi e i problemi già incontrati dalle altre nazioni nella storia delle missioni lunari, sottolineando i buoni risultati della sonda cinese. Facendo parlare il rover in prima persona, la Xinhua scrive: “Se questo viaggio verrà sospeso prima del previsto, non ho paura. Non importa se posso essere riparato o no, credo di aver lasciato ai miei maestri informazioni ed esperienze molto preziose. Non sono triste. Come tutti gli eroi delle storie, ho solo incontrato qualche problema nella mia avventura”.

Fonte: Media INAF | Scritto da Matteo De Giuli