Il manoscritto inizia con la frase "Questa opera è stata realizzata duecento anni dopo l'Egira" (815 d.C.). Dai primi esami sembra che la copia sia autentica. Le lettere arabe utilizzate nel libro non presentano la "puntazione", introdotta più avanti per distinguere le lettere che si somigliano.
Al giovane scopritore è stata offerta un'allettante ricompensa per indurlo a cedere il suo tesoro (quasi 45 mila euro), ma lui ha rifiutato.