Magazine Pari Opportunità

Il “Corriere del giorno” e la lettera misogina di un lettore

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Domenica scorsa, sfogliando il “Corriere del giorno” (un quotidiano distributio principalmente in Puglia e Basilicata, ma acquistabile in tutta Italia), la mia attenzione è stata attirata dalla rubrica “Agorà”. Quest’ultima consiste in uno “spazio” dove i cittadini possono inviare lettere di protesta o richiesta di attenzione su tematiche particolari che possono riguardare sia questioni nazionali, sia provinciali.

Mi sono soffermata per l’appunto su questo spazio e ho pensato che fosse un’ottima idea quella di dar voce ai cittadini cedendo un piccolo spazio dove poter dire la propria.

Accanto a lettere di protesta su cattive amministrazioni comunali, eccessiva spazzatura e mancato igiene nelle strade mi sono scontrata con la lettera di un uomo, dal titolo “La violenza delle donne sugli uomini”.

Il titolo lascia poco spazio all’immaginazione ma soprattutto lascia poco spazio alla veridicità del contenuto di questa lettera, infatti fino all’ultimo rigo ho creduto (e sperato) si trattasse di uno scherzo o di una “giocosa” provocazione. Ve la posto di seguito

Il “Corriere del giorno” e la lettera misogina di un lettore

Il mittente di questa lettera è chiaramente un uomo deluso o abbandonato dalla sua compagna, tra le righe è palese che lo stesso abbia subito una separazione.

Apre la sua lettera con una mistificazione della verità e soprattutto dei dati ufficiali sulla violenza di genere:

<<Se leggete le statistiche in merito all’argomento, noterete che la violenza è pari fra donne e uomini con la differenza che la tv, sui giornali, nei circoli, nei dibattiti, si parla sempre della poveretta della donna e mai della violenza subita dalle donne sugli uomini>>.

L’uomo ha dichiarato quindi che le violenze causate dagli uomini sulle donne sono pari a quelle inflitte dalle donne sugli uomini.

Oltre, ai dati Istat (tacciati –perché scomodi-  di essere manovrati da pseudo femministe) ho cercato dei dati ufficiali da altre fonti imparziali provenienti dal ministero degli interni (qui), sperando che nessuno abbia da ridire sulla veridicità di questi.

DATI MINISTERO : “I dati  ormai noti rivelano che la percentuale di delitti contro le donne e di violazione dei loro diritti è molto alta. Nel 2011, infatti, il 90% delle violenze sessuali, l’81% dei maltrattamenti in famiglia, il 58% della prostituzione minorile, il 30% degli omicidi volontari hanno riguardato le donne”. 

Il 90 % delle violenze sessuali hanno riguardato le donne

l’81% dei maltrattamenti in famiglia hanno riguardato le donne

Ecco smentite le  dichiarazioni dell’uomo.

Non vorrei dilungarmi su tutto il contenuto della lettera, si apprende con facilità che sia un mix di bile e misoginia causati da una delusione matrimoniale, ma  mi soffermerò solo su un paio di punti, quelli più atroci, che ti fanno capire quanto questo paese di democratico abbia ben poco, ma che sia piuttosto un sistema talebano, misogino, ultra-cattolico e patriarcale.

1-  Una donna ama scandalizzare e provocare, manca che non si tolga i pantaloni o le mutande per mostrare le forme ed il seno a silicone

2-  E tutti i casi di divorzio perché poverina non vuole un figlio, deve andare al cinema, a fare footing, in palestra, al burraco.

L’ uomo dalle “larghe vedute”, forse non ha ancora appreso che i tempi della Santa Inquisizione sono finiti da un po’, e che ovviamente una donna può vestirsi come meglio crede; quindi se lui si sente turbato da tette a siliconi (in genere diffuse in tv e non così tanto nel reale visto anche i costi dell’operazione), o forme femminili è un problema suo. Potremmo consigliare a quest’uomo di murarsi in casa in modo da non essere più costretto a vedere certe spettacoli per lui indecenti e provocatori.

In questa affermazione però, c’è sottointesa la solita colpevolizzazione verso la vittima nei casi come gli stupri, molestie o attenzioni sessuali che nessuna ha richiesto. Non c’è nessun nesso tra l’abbigliamento di una donna e uno stupro.

Abbiamo capito nel corso del nostro lavoro di sensibilizzazione sulla violenza, che troppe persone credono ancora che lo stupro sia un atto di libidine o  di attrazione verso la persona su cui lo si va ad infliggere

Mi amareggia non poco spiegare ancora nel 2012 cosa sia lo stupro:  uno degli atti più antichi e primitivi al mondo, utilizzati soprattutto nei periodi e nelle zone di guerra. Lo stupro è un vero e proprio sfregio, un’ umiliazione

Chi stupra non è malato è solo un essere convinto che le donne siano oggetti da disporre come meglio si crede.

L’altro punto della lettera, parla poi dei divorzi causati da donne che non vogliono avere figli. Spieghiamo anche questo : le donne non sono contenitori, incubatrici, animali da monta.

Il corpo della donna è solo della donna stessa che se lo porta a spasso felicemente alla faccia di chi rode (come il signore della lettera). Siamo liberissime di : andare a correre, ballare, manifestare, lavorare, giocare a burraco, andare in palestra e tutto il resto e se un figlio decidiamo che non sia uno delle nostre prerogative di vita, nessuno neanche e tantomeno il marito deve giudicare tale scelta.

Penso invece, sia utile prima di unirsi in matrimonio o legami profondi parlare dei propri progetti e desideri futuri in modo da non creare divorzi e soprattutto in modo da finire una volta per tutte questa continua colpevolizzazione alle donne che non vogliono diventare mamme.

La donna non è nata per fare la mamma come gli uomini non sono nati per fare i papà. Sfatiamo il mito che narra che una donna non è completa fin quando non ha un figlio. Mamme ci si diventa (o no) a seconda dei propri desideri e le proprie prospettive di vita.

Quello che più mi ha colpito non sono  le parole della lettera, frutto di un pensiero poco lucido ma soprattutto illiberale, ma la posizione del giornale e del direttore (donna per giunta) che ha approvato la pubblicazione di essa.

Pubblicare una lettera di questo calibro, non è libertà di stampa – anche perchè non era lo scritto di un giornalista e si nota all’istante- è appoggiarne i contenuti e soprattutto comunicarli a chi andrà ad acquistare e leggere il giornale.

Così domenica, amareggiata e delusa ho scritto una lettera al direttore. La lettera di disapprovazione a quanto pare non è stata stata neanche visionata. Oltre alla sottoscritta anche altra gente ne ha inviata una, e  come me non hanno trovato alcuna risposta né del direttore né dalla redazione.

Gentile direttore,

le scrivo per manifestare la mia disapprovazione verso una lettera pubblicata da un Vostro lettore nello spazio “Agorà” ovvero quella di un certo ********* con la sua :“La violenza delle donne sugli uomini”.

Sono una vostra giovane lettrice, studio comunicazione anche io e collaboro per diversi blog (e un magazine online); due di questi blog trattano le tematiche di genere e la tutela dei bambini contro la precoce sessualizzazione e la pedofilia. Ogni giorno sono -con i miei blog- a contatto con centri anti-violenza e con i parenti di donne vittime di femminicidio per aggiornamenti su processi e vergognosi surrogati di giustizia.

Il nostro paese è in un periodo di crisi economica ma soprattutto sociale, questo ormai è anche inutile precisarlo. Basta accendere un telegiornale provinciale per sentire quotidianamente dei veri bollettini di guerra.

 Non c’è un solo giorno che una donna non denunci esperienze di stalking, di violenze domestiche e di uccisioni da parte della persona che più al mondo dovrebbe proteggerla.

Assistiamo impotenti a questa mattanza. Soltanto in questi primi tre mesi le donne ammazzate per mano di un marito (ex o compagno) sono più di quaranta, ogni due giorni una donna viene ammazzata da chi diceva di amarla.

Devo confessarle che alle prime righe di quello scempio di lettera, avevo dei forti dubbi sulla sua veridicità e ho pensato che si trattasse di uno scherzo o di una giocosa provocazione. La lettera di quest’uomo, si apre con una grande mistificazione della verità, affermando che le statistiche riporterebbe una parità di violenza reciproca. Ci sono dati Istat e organizzazioni come l’Onu che ci hanno paragonati a Juarez, nota provincia del Messico per il più alto tasso di femminicidi al mondo.

Dopo aver annunciato questo il sig. *****  ha peggiorato la sua posizione con esternazioni terrificanti come il giudicare l’abbigliamento di una donna e quello della scelta di non avere figli.

Siamo nel 2012 non le pare anche a lei che i tempi della Santa Inquisizione siano finiti? Che nesso c’è tra vestirsi come meglio si crede e il subire una violenza?

Ci sono ancora le credenze che gli stupri siano atti di libidine?

Vogliamo ricordare la vergognosa vicenda avvenuta a Pizzoli? Secondo lei, quel ragazzo perché ha causato quel feroce stupro su una sua coetanea? Per l’abbigliamento della ragazza? Ma siamo seri. Lo stupro è l’atto più vecchio del mondo usato soprattutto nei periodi e nelle zone di guerra per  sfregiare e umiliare una donna nell’intimo e nella dignità, non c’è nessuna passione o attrazione in un gesto come lo stupro.

Si rende conto che pubblicando la lettera ha in qualche modo giustificato gli stupratori e le sue parole?

Vogliamo ricordare le due vicende di bambini ammazzati da uomini che non sopportavano di essere lasciati dalle madri di questi bambini. Uno di questi è avvenuto tre giorni fa, l’altro ancor più brutale avvenuto a Roma dove un bambino di mesi è stato gettato vivo dal proprio padre nel Tevere.

Questa non è una colpevolizzazione agli uomini , ma è denunciare la violenza ed estirparla dalla nostra società per renderla più libera. 

  La donna non è la proprietà di nessuno ed è libera di interrompere una relazione quando meglio crede. Anche in alcune donne c’è del maschilismo misogino, il problema quindi non sono gli uomini, bisogna ricostruire una società rispettosa verso le donne e le diversità.

Passiamo ad altro : come si svolge il suo ménage familiare? Nella mia famiglia ad esempio, mio padre lavora e mia mamma gestisce tutto il resto, qualsiasi incombenza spetta a lei(e le garantisco che mio padre è più che grato a mia madre di tutto ciò che fa) . In qualsiasi famiglia il segreto per mantenerla salda è la collaborazione, se lei la collaborazione  e la gestione della donna della propria casa me la chiama violenza sul proprio marito, bene allora tutti siamo violentati anche dalle formiche che ci passeggiano di fianco per strada.

Quante notizie di donne ammazzate dal proprio compagno o marito riporta sul suo giornale? E quante notizie di donne che ammazzano i propri mariti? Lei sostiene il farneticante dato di quest’uomo, ovvero che nel 2011 137 uomini sono stati ammazzati dalle proprie mogli, visto che lui parla di una parità di reato!?

Chi ammazza la sua compagna non è un uomo disperato come ha riportato il sig. ***** Chi ammazza la sua compagna è un vile, cresciuto in una cultura introiettata di misoginia, di non rispetto verso le donne e verso la propria compagna considerata troppo spesso come un oggetto e una proprietà da picchiare e umiliare a proprio piacimento.

Le chiedo da giovane donna di ripensare al suo gesto di pubblicare la lettera di quell’uomo.

 Ripensi a tutte le donne che hanno subito uno stupro, ripensi ai figli con la mamma scomparsa per mani del proprio papà o del compagno della mamma. Ripensi a quelle ragazze rinchiuse in casa perché vittime di stalking costante e pressante.

La lettera da lei approvata per occupare uno spazio nel suo giornale non è libertà di stampa, è giustificare le mostruosità false e veicolate da quell’uomo.

Da donna, da principiante comunicatrice mi permetto umilmente di darle un consiglio : porga pubblicamente le sue scuse alle donne vittime di violenza che aprendo il suo giornale ieri, hanno letto quelle becere parole che non andrebbero pubblicate su un quotidiano neanche e lontanamente per scherzo il 1° di aprile.

Cordiali saluti

Questo è il testo della mia lettera. Ho riportato nella mia email anche qualche fonte per confermare ciò che stavo dichiarando.

Mi piacerebbe che il direttore porgesse le sue scuse alle donne che hanno subito violenze sessuali, molestie, alle donne che nel silenzio omertoso delle mura domestiche subiscono ogni giorno violenza e soprattutto a quelle che non ci sono più private della vita da chi diceva loro di amarle più della sua stessa vita.

Lascio la parola a voi lettori. Mail-bombing alla redazione del “Corriere del giorno”? Segnalazione all’ordine dei giornalisti (anche se in passato non abbiamo ricevuto alcuna risposta )? Cosa ne pensate?

I contatti sono : [email protected] , altri qui

Faby



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :