Sembra essere lontana la soluzione per il ritorno del Coventry City alla Ricoh Arena, stadio di proprietà e gestito congiuntamente dal Comune cittadino, dalla Alan Edward Higgs Charity e dalla Arena Coventry Limited, che nonostante le proposte alla SISU, fondo speculativo che controlla il Coventry City FC, finito lo scorso anno in amministrazione controllata per non aver pagato circa 600.000 sterline per l'affitto dello stadio, non ha ancora trovato un esito positivo.
Il club è controllato dal 2007 dalla banca d'affari SISU, specializzata in ristrutturazioni di debiti e finanziata da anonimi investitori con domicilio fiscale alle Isole Cayman, dall'inizio della stagione gioca le gare in ''casa'' a circa 50 km dalla sua città, al Sixfields Stadium, a Northampton Town, ed ha visto registrare il minor seguito di pubblico dei 130 anni di storia del club(1883), con le presenze che a stento superano le 2.000 unità.
I tifosi infatti si stanno opponendo fermamente alla decisione dei proprietari, boicottando in massa le partite di ''casa'' al Sixfields, nelle partite in trasferta il seguito infatti è decisamente più ampio, circa 7.000 nella trasferta con i MK Dons ad esempio.
La SISU però sembra ignorare l'evidente opposizione della tifoseria e resta fermamente sulla propria scelta di spostarsi a Northampton Town, nonostante i diversi tentativi i dialogo da parte dei tifosi, attraverso l'associazione di tifosi Sky Blues Trust, e sopratutto le diverse proposte da parte dei soggetti proprietari della Ricoh Arena sull'entità dei contratti di affitto a cui la banca si oppone.
L'ultima proposta presentata alla dirigenza del Coventry City FC prevedeva costi di affitto zero e solo il sostenimento da parte del club dei costi gestionali giornalieri, nessuna risposta, il board vuole lo stadio di proprietà e la possibilità di sfruttamento dell'area circostante. La costruzione dello stadio è costata complessivamente 113 milioni di sterline, di cui 14 milioni messi dal Comune, la SISU lo valuta solo 4 milioni, inevitabile andare ad un muro contro muro in cui però il la banca non fa un passo indietro, a danno del club che sta scivolando sempre più verso il baratro...
L'amministratore delegato della SISU Joy Seppala, che per sua stessa ammissione ha riferito di non capirci nulla di calcio, rigetta le accuse di tirare troppo la corda con il comune per spuntare un prezzo di acquisto della Ricoh Arena a ribasso, a scapito dei tifosi e del comune stesso...opinione personale: mente sapendo di mentire ed è possibile che si permetta a tali personaggi di entrare nel mondo dello sport?