il cubo di robik

Da Robertodragone

Quando da piccolo mi parlarono del cervello, ricordo che mi venne la paura che potesse muoversi nel cranio fino a capovolgersi, e poiché ricordavo che quando stavo sottosopra mi girava la testa e il mio viso diventava tutto rosso, rimasi immobile per una decina di minuti nel vano tentativo di ricordarmi se prima di allora avessi mai sentito uno strano rumore di movimento nella mia testa. Vediamo, qualcuno mi ha mai detto che i bambini più cretini sono quelli che hanno sempre la testa in movimento? Purtroppo già ai tempi la mia memoria sembrava un film a caso di David Lynch, quindi dopo dieci minuti buoni, in cui imitai una statua greca, decisi che il movimento valeva la pena di essere un po’ cretini. E le conseguenze di quella mia decisione sono oggi agli occhi di tutti.

Molto probabilmente il mio cervello ha gli angoli. Insomma non è piatto, come la Terra ai tempi dei greci (o il petto di mia cugina), o cilindrico. Penso che il mio cervello ha la forma di un cubo. Più precisamente penso di avere Il cubo di Robik in testa. E’ un cubo che possiede tante facce quante personalità. Tutte le sei facce, che hanno colori differenti, a loro volta hanno dei quadrattini che le dividono in nove parti. Del cubo puoi modificarne la forma, o meglio puoi far ruotare le file di quadrattini in modo da mischiare colori e personalità. Insomma un cazzo di guaio. Avete presente quando la mattina appena svegli vi gira la testa se vi alzate di botto senza stare seduti per un po’? Ecco, se a tutti gira la testa, a me, il movimento improvviso, immischia le file di quadrattini sputtanando tutta la mia personalità e le mie emozioni. L’altra mattina mi ero svegliato felice, quando una volta in piedi ero tanto incazzato che ho decapitato due biscotti di marzapane a forma di omini. Non per mangiarli, ma solo per il gusto di uccidere quei biscotti. Erano così felici di dare la loro vita alla mia fame che non ci ho visto più. E non vi dico quando starnutisco. Ieri a esempio ho iniziato una rissa con due suore dopo che avevo starnutito rumorosamente. Vi racconto tutto l’aneddoto: in pratica ero in fila per la toilette (il cesso), quando l’uomo davanti a me ha iniziato a guardarmi in modo abbastanza strano. Io ho starnutito, e così ho iniziato a litigare con l’uomo, poi ho starnutito ancora, e la mia rabbia era cessata. Finché una delle due suore in fila per il bagno per signore, mi guarda sorridendo e mi fa “Il Signore sia con lei“. E niente, io ho starnutito, e ho detto, indicando l’uomo in fila davanti a me, “No, questo coglione non sta come”, e ci siamo acciuffati tutti.

Se non lo sapeste, vi dico che ci sono le nuove suore Shaolin, che oltre a fare del bene, fanno anche tanto male.

Poi niente, la rissa è finita con un mio ennesimo starnuto, quando ho voluto abbracciare le suore chiedendo pace e perdono. Una delle due suore mi ha risposto che il signore mi perdonerà solo alla fine, ma fa niente, perché poi era arrivato il turno del tizio di andare in bagno ed era sparito dalla circolazione.

I vantaggi di avere il cervello a forma di cubo sono molteplici. A esempio non ho bisogno di un righello per fare linee dritte, oppure, non ho bisogno degli occhialini per vedere i film in 3D. Tuttavia, ci sono anche molti svantaggi, tipo è difficile pulire bene negli angoli (quindi si accumula tanta munnezza nella testa) e, visto che devo limitare i movimenti, non posso partecipare a concorsi di ballo. Ma almeno quando sto male basta che salto un po’ sul letto e tutto si risolve. E poi sappiate che… che… e… e… etchiù, andatevene tutti affanculo.


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