Si tratta del Cuccule, un uomo di 89 anni con la passione per la bicicletta.
L'ho conosciuto a Cavriglia.
Ha mani grandi e nodose come radici, frutto del lavoro in miniera e vanta un'amicizia con Bartali.
ha apssato parte della sua vita a scavare lignite e adesso cura i suoi ulivi e le sue viti sotto lo sguardo fiero del figlio (altro personaggio incredibile, conoscitore del mondo e delle persone).
Il Cuccule si è fermato a parlare con me un quarto d'ora, dopo aver lavorato attorno ai suoi ulivi armato di zappa.
Mi ha parlato di lavoro, del fatto che invecchia e di bicicletta.
Mi ha parlato di Bartali, il suo mito, e della rivalità col grande Coppi, dimostrando grande onestà nell'ammettere la grandezza dell' "uomo solo al comando". Mi ha parlato anche di Pantani, di come incarnasse per lui l'immagine dello sportivo di cuore, che appassiona.
Abbiamo parlato dell'Eroica, del giorno in cui è andato a Firenze in bici per presenziare alla presentazione della corsa.
E' un grande fan di Bartali, l'ho già detto, ed un suo amico. Pare che un giorno, mentre Bartali si allenava, disse al Cuccule che non voleva andare al Tuor del 1948, forse perchè non era sicuro di vincerlo. Il Cuccule gli disse di andare sicuro che avrebbe vinto. Bartali guardò quell'amico piccolo ma forte e gli promise la maglia in caso di vittoria. Ancora oggi Il Cuccule gira con una maglia gialla in lana, tutta rammendata, che gli riempie il petto meglio di ogni altro vestito, l'unico indumento che riesce a contenergli il cuore..
La cosa che rende ancora più eccezionale una storia già incredibile è che quello del 1948 fu il Tour dell'attentato a Togliatti, vincendo il quale Bartali ci salvo dalla guerra civile.
Il Cuccule è un personaggio incredibile, uno di quegli incontri importanti da fare.
Grazie Libero.