Il cuculo e il pettirosso

Creato il 16 marzo 2015 da Patuasia

Sorridere fa sempre bene alla salute” sostiene Donzel su fb. A ridere troppo, però, si rischia che l’articolazione della mandibola vada fuoriposto per assestarsi in una smorfia di dolore anziché di gioia. Un urlo di Munch cristallizzato e privato del suo significato simbolico, reso patetico dalla sua altrettanto patetica origine: la politica. Comunque meglio correre il rischio e Patuasia, durante la prossima competizione elettorale, si metterà a disposizione della risata. Non c’è altro da fare. Mi presenterò a tutti gli arrabbiati di qualsiasi orientamento politico, ai delusi, ai depressi che hanno perso la speranza, ai rassegnati… e ricorderò loro l’impegno civile che ci porta davanti al seggio, ma, questa volta, senza il dovere che impone la realpolitik di votare il meno peggio: il meno peggio non c’è! La parte più sostanziosa si è raggrumata nei due clan rossoneri: la sinistra moderata e quella con-i-controcazzi appoggiano sia l’uno sia l’altro clan. Patetico! (Aggettivo che ha fatto tanto incazzare Andrea Padovani, quando dovrebbe essermi riconoscente per tanta attenzione!). Se la destra ha qualche spazio nella Lega e in quello che resta di Forza Italia la sinistra è panata. (Il M5s ha perso il suo appeal). Quello spazio che poteva essere rappresentato da l’Altra Valle d’Aosta, non c’è. Riempito dalle uova del cuculo Dino (per dirla con Mancini).

A livello nazionale Landini si fa il portavoce di una coalizione sociale, una massa critica capace di presentare delle proposte, a livello locale il partito più vicino ai lavoratori della Fiom di cui Landini è il segretario, si accorda con  chi ieri è stato protagonista dello sfascio in Valle d’Aosta pur dicendo il contrario. Andrea Padovani: “Evitare qualsiasi continuità con quella classe dirigente e quei gruppi di interesse che hanno contribuito a portare alle soglie del disastro la Valle d’Aosta… che tradotto vuol dire evitare qualsiasi continuità con l’uv e i suoi alleati in comune ad Aosta” con queste sue parole, se fosse onesto, dovrebbe aver detto un no aprioristico all’accordo con l’UVP e non cincischiare con la balla dell’analisi delle bozze del programma come sta facendo. Se prende tempo è perché si è lasciato affascinare dalla Gabella e non sa come indorare la pillola ai suoi elettori duri e puri. Si è opportunamente dimenticato che l’UVP di oggi è l’Union di appena ieri (dieci anni di governo Viérin vorranno dire qualcosa o no?). Che Viérin era favorevole al pirogassificatore? Che l’aereoporto l’ha voluto Caveri? Che la Sinistra VdA lasci Alpe a gestire le sue contraddizioni interne e faccia quello che dice di voler fare in coerenza con le critiche che rivolge al Pd e a Renzi. E quest’ultimo non vede in Laurent Viérin un suo appassionato fan?


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