Avvertenza: questo è il testo postato come commento ad un nostro articolo (qui) da Enrico Baraldi, coautore insieme ad Alessandro Sbarbada del libro Vino e bufale. Le riflessioni del professor Enrico Baraldi, ci sono sembrate interessanti per descrivere la distanza irriducibile che corre fra chi considera il vino come un piacere e chi, invece, lo considera come qualcosa che assomiglia ad un veleno. Abbiamo chiesto al dottor Baraldi, attraverso l’amico Alessandro Sbarbada, l’autorizzazione a pubblicare il suo testo come post da mettere in evidenza sul blog. Testo,titolo e apparato fotografico sono quindi stati autorizzati dal professor Barladi.
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In risposte all’allegra recensione di Vino e bufale
IL CULO DEL MAGGIORDOMO Ė IL MIO PUNTO DI VISTA
Invece noi due, Baraldi e Sbarbada, mezzi uomini, del tutto o quasi del tutto astemi, scarsi frequentatori di bar e piazzette, poco avvezzi a ridere delle disgrazie altrui, poco celoduristi e poco abituati a rendere felici le nostre donne (standocene al bar), vogliamo prendere come nostro proprio il punto di vista del culo del maggiordomo.
E da lì continuare a vedere e segnalare con prosa secca e sfrondata da aggettivi, le bufale del vino che, giusto da un teatrino-bar di una piazzetta ci si può illudere che siano vere. Magari in mezzo ad avventori divertitissimi anche ai tristi spettacolini di cabaret e di burlesque, messi in scena da uomini altrettanto potenti, nelle cantine delle loro ville, convinti che il mondo finisca lì, nel mezzo delle loro gambe.
Enrico Baraldi