Il cuore non dimentica mai
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di Ilaria Carioti
Autore: Ilaria Carioti
Serie: //
Edito da: Libro/mania
Prezzo: 3.99 €
Genere: Romance
Pagine: 301
Trama: Erika si risveglia dal coma dopo un incidente, ma non ricorda più gli ultimi cinque anni della sua vita compresi il matrimonio con un uomo che ora le appare estraneo e la morte del padre. Dopo un anno di vita trascorso a cercare di rimettere insieme pezzi di un puzzle che non conosce e che le sembra essere avvolto da un mistero, Erika decide di ricominciare dal passato. Ritorna nel borgo toscano che ha ancora il sapore della sua infanzia dove riabbraccia i suoi vecchi amici: Luisa, l’amica di sempre, e soprattutto Cristiano, il suo mitico compagno d’avventure, al quale scopre di sentirsi legata da un sentimento sincero e profondo. Nel frattempo immagini confuse si accavallano nella sua mente ogni notte, sempre più nitide. L’inquietudine diventa ossessione finché Erika comincia a portare alla luce un terribile segreto, custodito nel periodo buio della sua memoria.
Il cuore non dimentica mai non è solo il romanzo delle amicizie ritrovate ma è un viaggio alla scoperta della propria vera identità. Cosa c’è di meglio per iniziare una nuova vita di un vuoto di memoria che copre cinque anni? Cinque anni potrebbero non sembrare molti ma, se proprio durante questi anni sono accaduti i più importanti eventi della propria vita, è dura ripartire accanto ad una persona che non riconosci e che non capisci, senza il tanto amato padre, sola.
Erika, la protagonista, conquista il lettore con la sua voglia di capire e di rinascere proprio a partire dal terribile incidente che le ha portato via la memoria. Dopo il primo momento di sconforto decide di capire come sia arrivata a sposare Giuseppe, un uomo lontano dall’essere sensibile e comprensivo.
La costruzione dei personaggi per coppie opposte crea un sistema di simpatie – antipatie classico e che lascia immaginare (forse un po’ troppo) il finale. Abbiamo da una parte il misterioso e tenebroso Cristiano, amante della natura e del pericolo, con cui Erika ha trascorso i momenti più belli della sua adolescenza, e forse a pensarci bene è stato anche la sua prima cotta. Nella sua vita ha sempre sofferto e quindi rivela una grande sensibilità e attenzione alle esigenze degli altri, sfuggendo però le situazioni troppo “sociali”. Ah, dimenticavo… gli occhi e i capelli di Cristiano su cui tutte le donne fantasticano!Dall’altra parte Giuseppe, il marito freddo e scostante, che sembra non capire il dolore di Erika trascinandola su terrazze romane tra i suoi altolocati amici che non hanno nessuna intenzione di farla sentire a suo agio, figuriamoci poi aiutarla a ritrovare la memoria! Naturalmente gli occhi di Giuseppe hanno una luce sinistra. Indovinate con chi intreccerà una
La trama è quella classica dell’incidente – perdita di memoria, ricerca di sé – riscoperta del passato e che ricorda in parte “Ti ricordi di me?” di Sophie Kinsella, dove però il mistero è sostituito dall’ironia e l’epilogo scelto è DECISAMENTE diverso! La narrazione scorre piacevolmente ma ho trovato la scrittura un po’ ingessata. Il romanzo ha come protagonisti un gruppo di trentenni che usano parole come “firmamento” e “roba euforizzante” e la prima sensazione che ho avuto è che non fosse molto credibile. Anche le descrizioni seguono alla lettera i manuali di scrittura, avete presente la regola Soggetto + Aggettivo che tanto ci ricordavano quando dovevamo scrivere i temi a scuola?
Ho particolarmente apprezzato le scene di Erika insieme al suo gruppo di amici del mare, dove risulta chiaro che nonostante le diverse scelte di vita le amicizie dell’adolescenza, quelle vere, rimangono immutate. Così come i personaggi che animano tutte le compagnie: c’è quello sempre ironico ma che in realtà è più profondo di quanto non voglia lasciare credere, la pettegola triste che critica le vite degli altri per non guardare la propria e la gatta morta (chi non ha odiato questa presenza fissa del proprio gruppo?).
Erika nel suo amato borgo dell’adolescenza non ritrova solo se stessa e gli amici, ma riscopre nuovi valori aiutata dalla sua storica amica Luisa e da una nuova/vecchia amica Marchesa, proprietaria proprio del castello acquistato da Erika per impegnarsi in qualcosa e non sentire il grande vuoto lasciato dall’amnesia.
Anche se il brivido non manca nel finale a sorpresa, non credo che tutti potrebbero apprezzare la narrazione smielata del romanzo, quindi consiglio questo libro a chi vuole una lettura leggera, agli amanti del genere “rosa” che vogliono scendere nel profondo della mente umana e a chi non si lascia intimidire dalla semplicità della trama.