Il debito pubblico grava come un macigno sulla schiena dei "soliti fessi".
Creato il 19 maggio 2015 da Freeskipper
di Maria Pia Caporuscio. Ogni giorno in questo disgraziato paese assistiamo a furti, scempi e crimini di ogni tipo. Tutto questo deve farci capire perché non si muove mai un dito contro gli evasori fiscali, ladri e delinquenti, per cui evasori e ladri continueranno a calpestare il suolo italiano senza pagare dazio, alla faccia della classe lavoratrice, sulle cui spalle si carica tutto il peso della nazione. Questo deve farci capire da cosa nasce il debito pubblico, che grava sulla schiena dei poveri cittadini. Dobbiamo renderci consapevoli del perché, sono stati svenduti tutti i colossi statali a privati. Necessita capire le ragioni per cui l’Italia è alla canna del gas.Dobbiamo renderci conto chi sono i personaggi cui affidiamo la gestione della nostra nazione e allora capiremo il perché intendono legare le braccia alla magistratura, perché hanno interesse a vietare le intercettazioni e le ragioni per cui tentano di tacitare i giornalisti scomodi. Perché stanno cancellando l’istruzione pubblica in favore di quella privata. Capiremo perché stritolano i lavoratori con tasse assurde e perché sono stati tolti i loro sacrosanti diritti. Perché vogliono affamarli privandoli del lavoro e costringerli (per sopravvivere) ad accettare precarietà e lavori in nero, senza misure di sicurezza e di pensioni future. Vogliono creare una massa di barboni da sfruttare come animali da lavoro per vivere come faraoni sulle loro spalle. Perché vogliono stravolgere la Costituzione e cancellare tutte le regole che ci siamo dati per instaurare un regime autoritario. Questo scempio di quella che era (ed è) la nostra nazione, che stanno sbranando come iene affamate, è in agonia e noi ce ne stiamo tranquillamente per i fatti nostri, quasi si trattasse di cose che non ci riguardano. Questi soggetti sanno bene come tenerci buoni, per questo si sono accaniti contro il lavoro, per creare disperazione e costringerci a preoccuparci di portare qualcosa in tavola piuttosto che lottare contro le loro infamie.