Il Decreto Salva ILVA in Gazzetta Ufficiale, testo e contenuti

Creato il 05 dicembre 2012 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

E il decreto ILVA approda in Gazzetta Ufficiale. Sulla G.U. n. 282 del 3 dicembre 2012 e immediatamente in vigore è stato pubblicato il decreto legge 3 dicembre 2012, n. 207 recante Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale (scarica il testo in PDF del Decreto ILVA).

Nel Decreto ILVA, composto da 5 articoli, viene stabilito che in sede di riesame dell’AIA, cioè dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, il Ministero dell’ambiente può autorizzare la “prosecuzione dell’attività produttiva  per un periodo di tempo determinato non superiore a 36 mesi ed a condizione che vengano adempiute le prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame della medesima autorizzazione”.

Tutto questo a patto che lo stabilimento sia “di interesse strategico nazionale individuato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri” e quando impieghi da almeno un anno 200 o più persone (comprese quelle in CIG).

La mancata osservanza delle prescrizioni contenute nell’AIA è punita con sanzione amministrativa fino al 10% del fatturato della società.

“Le disposizioni previste, si legge poi nel comma 4 dell’art. 1 del Decreto ILVA, trovano applicazione anche quando l’autorità giudiziaria abbia adottato provvedimenti di sequestro sui beni dell’impresa titolare dello stabilimento. In tale caso i provvedimenti di sequestro non impediscono, nel corso del periodo di tempo indicato nell’autorizzazione, l’esercizio dell’attività d’impresa”.

Ogni sei mesi il Parlamento deve essere aggiornato dal Ministro competente dello stato di attuazione dell’AIA.

La responsabilità degli impianti rimane in capo ai titolari dell’impresa (art. 2), “anche ai fini dell’osservanza di ogni obbligo, di legge o disposto in via amministrativa, e ferma restando l’attività di controllo dell’autorità”.

L’art. 3 cita espressamente lo stabilimento di Taranto. Si legge infatti: “A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, la società ILVA S.p.A. di Taranto è immessa nel possesso dei beni dell’impresa ed è in ogni caso autorizzata, (…), alla prosecuzione dell’attività produttiva  nello stabilimento ed alla conseguente commercializzazione dei prodotti per un periodo di 36 mesi”.

Gli artt. 4 e 5 del Decreto ILVA sono riportate le norme relative alla copertura finanziaria e all’entrata in vigore, che, come detto, parte dalla giornata di lunedì 3 dicembre 2012.

Intanto il presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutufà chiede l’applicazione del Decreto ILVA anche per lo stabilimento Lucchini di Piombino che “ha le caratteristiche per essere dichiarato di interesse strategico nazionale”, mentre Legambiente parla di un decreto non per Taranto ma pericoloso per la città.

“Aspettavamo un decreto Salva Taranto e invece abbiamo ottenuto un decreto esclusivamente Salva Ilva, pericoloso per Taranto e per tutta l’Italia”. Così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.


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