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Il decreto salva-Italia: Iva, casa, pensioni, Irap. Tutti i dettagli.

Creato il 09 dicembre 2011 da Mandingodolceacqua
Il decreto salva-Italia: Iva, casa, pensioni, Irap. Tutti i dettagli.
05-12-2011 Ritorno dell’Ici sulla prima casa, totale deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro e riforma delle pensioni con l’aumento dell’età pensionabile: questi i tre capitoli portanti del decreto “salva-Italia” come lo ha definito il presidente del consiglio Mario Monti, presentando la quinta manovra economica del 2011. La lunga domenica del governo: dopo aver incontrato le parti sociali, il presidente del Consiglio Mario Monti ha riunito il Consiglio dei ministri ed approvato la manovra da venti miliardi netti. Ritorno dell’Ici sulla prima casa, totale deducibilità dell’Irap sul costo del lavoro e riforma delle pensioni con l’aumento dell’età pensionabile: questi i tre capitoli portanti del decreto “salva-Italia” come lo ha definito il premier. Salta l’aumento dell’Irpef al 46% ma aumenterà l’addizionale regionale mentre arriva l’aumento dell’Iva che scatterà dal primo settembre 2012 e un prelievo extra dell’1,5% sui capitali già scudati. Il decreto contiene 13 miliardi di tagli alle spese e 17 di nuove tasse. 10 miliardi saranno destinati alla crescita e 20 miliardi alla correzione dei conti. L’Europa, intanto, promuove la manovra: si tratta di «misure tempestive e ambiziose», secondo quanto ha dichiarato il commissario Olli Rehn. «Scelte severe in tempi drammatici – commenta il presidente nazionale di Confesercenti, Marco Venturi -. Il governo Monti è stato costretto a rastrellare le risorse, ed operare delle scelte era inevitabile. Ci saremmo però aspettati più coraggio sul fronte del taglio delle spese, dove si doveva e si poteva fare molto di più. Senza aggredire il flagello dell’accumulo delle spese inutili che attraversa Istituzioni e politica, infatti, ci troveremo di nuovo di fronte all’emergenza dei conti pubblici; senza contare che continueranno a mancare le risorse necessarie alla ripresa. Notiamo inoltre che sono il lavoro dipendente e le Pmi a sopportare di fatto l’onere maggiore della manovra, anche se non sottovalutiamo alcuni interventi sull’accesso al credito e sulla riduzione del costo del lavoro. Ora, però, chiediamo che si compia ogni sforzo per evitare la recessione prevista per il 2012. Un evento che si tradurrebbe in un forte aumento della disoccupazione e in migliaia di chiusure delle imprese. In questo quadro, continuiamo a ritenere un errore l’aumento dell’aliquota Iva. Viste le difficoltà a cui va incontro l’economia nazionale il prossimo anno, ci sembra una misura ancora più stridente con la necessità di sviluppo e di rilancio dei consumi». Ma ecco una sintesi delle principali misure contenute nella manovra. Fisco, aumentano Iva e Irpef, un tantum sui capitali rientrati e mini-tobin. A settembre 2012, se non ci saranno gli introiti previsti dal riordino delle agevolazioni, l’Iva aumenterà del 2%, passando dal 21% al 23%. L’addizionale regionale Irpef si rialzerà di una quota compresa tra lo 0,9% e l’1,23%. Varata anche un una tantum dell’1,5% sui capitali rientrati grazie allo scudo fiscale e una mini-Tobin tax: l’imposta di bollo per i conto correnti sarà infatti estesa anche ai prodotti finanziari. Casa, torna l’Ici prima casa dentro l’Imu. Anticipato l’arrivo dell’Imposta Municipale Unica, che sostituirà – fra le varie cose – anche la vecchia Ici: si pagherà lo 0.4% di aliquota sulla prima case e lo 0,75% sulle altre. Prevista una rivalutazione del 60% delle rendite catastali. Pensioni, contributivo per tutti. Slitta l’età pensionabile. Dal 2012 il metodo contributivo verrà applicato a tutti i lavoratori. Aumenta a 62 anni l’età pensionabile delle donne e a 66 quella degli uomini, nel 2018 entrambi i sessi andranno in pensione a 66 anni. Abolite quote e finestre per le pensioni di anzianità: ci si potrà ritirare anticipatamente solo a 41 anni e un mese di contributi per le donne e 42 e un mese per gli uomini. Contributo di solidarietà dalle pensioni più alte. Sparisce l’adeguamento all’inflazione per quelle sopra i 936 euro. Beni di lusso. Luxury Tax sui prodotti considerati “di lusso”: auto sopra i 170 chilowatt, barche sopra i 10 metri, e su elicotteri e aerei privati in base al peso. Costi della politica. Abolizione giunte provinciali, calo dei membri delle authority da 50 a 28. Si accorpano Inpdap, Enpals e Inps. Niente doppio stipendio pubblico a premier, ministri e sottosegretari. Liberalizzazioni, cambiano gli orari degli esercizi. Liberalizzate le vendite di farmaci, trasporti e orari esercizi commerciali. Rimangono gli albi professionali. Crescita, Irap deducibile e fondi di garanzie imprese. Torna l’Ice. Rafforzamento del fondo di garanzia per le imprese. Deducibilità integrale dell’Irap. Previste agevolazioni per utili reinvestiti. Sbloccati i fondi infrastrutture. Tracciabilità sopra i mille. Smentita l’ipotesi trecento euro, saranno tracciabili tutti i pagamenti oltre i mille. Il decreto salva-Italia: Iva, casa, pensioni, Irap. Tutti i dettagli.

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