«Pravda », 15 aprile 1930:
«In questo numero:
«Inghilterra. A Bradford scioperano tutte le imprese industriali, nelle altre regioni l’80 per cento.
«India. Lo sciopero dei ferrovieri continua con immutata fermezza.
«Editoriale. Rafforzare la gestione delle imprese industriali.
«Pag. 2. Massima attenzione al funzionamento dei trasporti.
«Pag. 3. Per la soia e il mais!
«Pag. 4. Il motivo dei contrasti fra Komsomol e Commissariato del popolo per l’istruzione».
«Pag. 5. È morto Vladimir Majakovskij».Pag. 5: «Ieri, 14 aprile, alle 10.15 del mattino, il poeta Vladimir Majakovskij si è tolto la vita nel proprio studio. Come ha riferito al nostro inviato l’inquirente I. Syrcov, le indagini preliminari dimostrano che il suicidio è stato causato da motivi di natura privata che nulla hanno a che vedere con l’attività pubblica e letteraria del poeta.
Prima del suicidio il poeta ha sofferto di una grave malattia, dalla quale non si era mai completamente ripreso».
…
Giace su un fianco Majakovskij, il poeta gigante cantore della rivoluzione d’Ottobre. Ha la testa rivolta verso la parete, il lenzuolo fino al mento, la bocca semiaperta, come uno che si è appena addormentato.
Ha lasciato una lettera di commiato. Ha scritto di non incolpare nessuno “e, per favore, niente pettegolezzi”.
Serena Vitale mette a confronto stralci di corrispondenza, memorie, disegni e fotografie indagando con delicatezza sulle ragioni e la dinamica del suicidio del poeta bardo del bolscevismo.
Non è la cronaca di un’inchiesta, ma molto di più. Le sue sono parole importanti che appassionano e ci fanno riscoprire un pezzo importante, fondamentale, della storia russa.
Serena Vitale, Il defunto odiava i pettegolezzi, Fabula, Adelphi 2015.