Il degrado come un contagio scende dal centro storico e arriva a San Liborio

Creato il 26 gennaio 2013 da Laperonza

C’era una volta un quartiere importante, dove si svolgevano le attività commerciali più floride, dove abitare era motivo di orgoglio, dove vigevano ordine e pulizia. Non sto parlando, stavolta, del centro storico che, come chi mi segue sa bene, mi sta tanto a cuore, ma di un'altra zona cittadina che, purtroppo, c’era una volta e oggi non c’è più, almeno per quanto riguarda la qualità della vita.

San Liborio era un quartiere ricco e attivo, il quartiere più moderno e ambito di Montegranaro. Oggi testimonia il degrado a cui è destinata la nostra città, partito dal centro storico, appunto, e in via di estensione lungo i crinali dei nostri sei colli come un contagio difficile da arrestare.

Ricevo continue segnalazioni da amici e lettori di situazioni al limite della civiltà nella zona che va da metà viale Zaccagnini fino a via Veregrense. Sporcizia, incuria, presenza di topi, abbandono. Il declino di San Liborio è probabilmente iniziato con la chiusura del supermercato che ne era al centro e forse ne era anche il motore immobile. Non è facile capire se il supermercato abbia chiuso come primo segnale di una situazione che si stava deteriorando o se la sua chiusura sia stata l’innesco dell’alterazione sociale dell’area. Fatto sta che, da allora, di attività commerciali in funzione ne sono rimaste ben poche. Tutto questo in una cornice di strade malmesse, erbacce, sporcizia, senso di abbandono.

Molti cittadini residenti rilevano l’assenza pressochè totale di interventi pubblici, fatta eccezione per la fontana messa a spigolo tra viale Zaccagnini e viale Rimembranze, dove almeno si vedono, ogni tanto, operai del Comune a lavorare. Per il resto i marciapiedi sono a pezzi, l’asfalto delle strade è logoro, l’igiene e la pulizia latitano. Non siamo ancora ai livelli di degrado del centro storico ma sembra quasi che questi, come un contagio, appunto, stia scendendo la collina in direzione Cima di Colle, ammorbando quelle strade che una volta erano così floride.

Il contagio sembra per ora risparmiare Santa Maria, il quartiere geograficamente opposto, dove registriamo, invece, importanti interventi urbanistici, investimenti e una conseguente dinamicità commerciale. Volendo malignare si potrebbe notare che la maggior parte degli amministratori, o almeno quelli più influenti, vivano proprio a Santa Maria. Ma si potrebbe obiettare che il Sindaco, invece, risiede proprio a San Liborio. Ma questo, forse, è un altro segnale da non trascurare.

Luca Craia


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