Sulle condizioni di uno dei luoghi più suggestivi della città parlano le foto pubblicate qua sopra. Quello che le foto non dicono e che molti cittadini non sanno è come evitare questa situazione indecorosa e dannosa per l'immagine della città. Certo potrebbero funzionare meglio le cooperative che si occupano dei parchi. Certo potrebbero essere più civili i cittadini che li frequentano, ma c'è qualcosa che risolverebbe a monte il problema e che poi è la soluzione adottata diffusamente a livello globale. Concedi una minima porzione del parco per una attività economica e in cambio della attività economica chiedi la cura e la manutenzione del parco stesso. Se questa cura e questa manutenzione non avvengono revochi la licenza. Più semplice di così, si muore. Si muore come muore il verde a causa delle folli scelte dell'amministrazione.
Amministrazione che, dopo aver messo a bando una serie di aree verdi per trovare operatori che vi aprissero avamposti di ristorazione (peraltro, se di qualità, utilissimi ai turisti), dopo aver nominato i vincitori, ha fatto stare questi ultimi a bagno maria per anni e poi ha annullato tutto. Una follia che espone l'amministrazione a mille ricorsi - che pagheremo noi - e che condanna le aree verdi a questo stato.
Tra le arre verdi interessate al famoso bando dei Punti Verde Ristoro c'era anche il Giardino degli Aranci. C'era e non c'è più. Lo preferite così o con un bel chiosco-bar incaricato di tenere tutto pulito? Lasciare il verde pubblico nello stato di più totale abbandono sembra essere una mission dell'assessorato all'ambiente della Giunta Marino. Perché?