Ecco allora che Daniel va, si spinge al di là della barriera corallina –porto sicuro per tutti i suoi compagni- ed osa, osa come tutti noi dovremmo fare per poter cavalcare l’onda perfetta. Lascia dietro le sue spalle tutto ciò che potrebbe limitarlo ed inizia il suo viaggio.
Si allontana, sfida anche il rimorso che lo attanaglia al pensiero di chi potrebbe soffrire per la sua assenza e va, conosce squali, megattere e quella creatura chiamata uomo. L’uomo che è crudele, stupratore della natura con le sue petroliere ma è anche surfista, imitatore del delfino che Daniel è e che sente armonizzarsi con sé.
Nella sua avventura Daniel Dolphin impara a distinguere i tesori veri da quelli illusori, a provare un po’ di tristezza per poter godere della felicità e a varcare la soglia oltre la quale i sogni possono davvero diventare realtà.
Sergio Bambaren
Una volta tornato nel branco sarà ancora un delfino come tutti gli altri, ma con qualcosa di più: la consapevolezza di aver rotto gli argini, di aver vissuto. (“Lui aveva scelto di seguire il sogno e non aveva mai smesso di credere nei suoi prìncipi”).
Daniel può così raccontare il suo viaggio ai fratelli, tentare di convertirli a sfidare la Legge del branco, a vincere le resistenze che paralizzano la vita. “Un delfino che non segue i suoi sogni è prigioniero della paura non vi sembra?”: un interrogativo semplice, schietto ed efficace.
Non bisogna vivacchiare, lasciarsi bloccare dalla paura vivendo per inerzia una vita a metà. Come tutti i delfini vivono per pescare ma ben pochi sanno, o dimenticano, il motivo per cui lo fanno, così tanti di noi lavorano, studiano, amano ma non sanno più perché.
“Tutti abbiamo voglia di restare vivi, non c’è niente di male. Ma non dobbiamo mai dimenticare il motivo per cui peschiamo, che è vivere la vita fino in fondo, cercando di realizzare i nostri sogni”.
Osiamo, rompiamo ogni resistenza, crediamo fino in fondo che una strada per il sogno sia possibile. Solo così potremo scoprirci, come Daniel Dolphin, assolutamente vivi.Articolo originale di Sentieri letterari. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.