Titolo: Il Dentista. Delitti alle Sette Chiese
Autore: Roberto Carboni
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine: 224
Casa editrice: Fratelli Frilli Editori
Genere: Noir
Formato: Cartaceo ed E-book
Trama (dalla seconda di copertina):
Cosa sei disposto a fare per rincorrere la tua ossessione? Mentire, tramare, uccidere? Francesco Raimondi, maestro di scacchi e neolaureato con lode in odontoiatria, non ha dubbi. È disposto a tutto. Senza morale, giustizia. Senza esclusione di colpi. E non importa il dolore, la paura, il sangue versato. Non importano i morti lasciati alle spalle. C’è solo l’ossessione per il suo lavoro, che lo divora. Il resto è un’abissale solitudine che colma con il sesso e la droga. O passando le notti insonni, sul tetto del suo palazzo; aspettando il mattino, un nuovo giorno, le notizie dei ritrovamenti dei cadaveri, l’ennesimo ricatto, un’indagine che lo riguardi, un arresto imminente … perché niente va come lui si aspettava. È l’entropia, la seconda legge della termodinamica: ogni tentativo di generare ordine porta solo al caos. E a nuovi efferati crimini. È tutto perverso e logico, dall’inizio. O forse no. Perché il mistero in questo caso non è in ciò che accadrà, ma in quello che è già accaduto. Per questo il romanzo inizia dal secondo capitolo. Il secondo, non il primo. E termina con ciò che non ci si aspetterebbe mai: l’inizio.
Giudizio:
Questo è il secondo romanzo di Roberto Carboni che leggo e come nel precedente “Bologna destinazione notte”, anche qui la vera protagonista è la città felsinea, tanto ammaliante di giorno ma capace di assumere sfumature inquietanti nelle ore più tarde. Lo sa bene l’autore, tassista per ben diciassette anni. Carboni è stato anche uno scacchista e frequentava il Circolo cittadino: un luogo che deve portare fortuna ai futuri scrittori, visto che anche Gianluca Morozzi vi è transitato. La passione per gli scacchi è trasferita nelle pagine del presente romanzo, in particolare tramite la figura di Francesco Raimondi, giovane laureando in odontoiatria ed in cerca di uno studio prestigioso presso cui farsi assumere dopo l’Università. Proprio grazie ad un torneo di scacchi il ragazzo entra in contatto con il dottor Zamboni; ma l’incontro fra i due è davvero così casuale come appare? Tutto questo il lettore lo scoprirà solo alla fine o forse sarebbe più corretto dire all’inizio. Sì, perché la peculiarità del romanzo risiede nel fatto di cominciare con il secondo capitolo e terminare con il primo. È solo uno dei tanti colpi ad effetto che ci regala l’autore in questo noir caratterizzato da un ritmo incalzante cui contribuiscono la scrittura incisiva e la brevità dei capitoli. Altra costante nei lavori di Carboni è la presenza della pioggia. In “Bologna destinazione notte” sferzava la città, quasi invitando le persone a non uscire da casa; ne “Il Dentista” è attesa con la speranza che possa smorzare, almeno temporaneamente, l’afa estiva. Per il protagonista è una sorta di catarsi, da accogliere sul tetto della propria casa dopo aver compiuto uno dei suoi turpi atti. Quando mi sono imbattuto nel titolo, ho pensato subito ad una trama simile a quella de “Il maratoneta”, noto film in cui Dustin Hoffman viene torturato con strumenti odontoiatrici. Nel romanzo, in realtà, non c’è nulla di tutto ciò, ma la tensione è presente comunque nelle pagine perché ci si aspetta che prima o poi Francesco paghi le conseguenze delle sue azioni. Alle quali è spinto da un’unica ossessione, lavorare nel miglior studio che ci sia sulla piazza e per questo scopo è disposto a sacrificare ogni altra cosa o persona. Mi sento si consigliare la lettura di questo libro per tanti motivi. Innanzitutto per lo stile di Carboni, che adopera una scrittura tagliente come un … bisturi, per restare in tema. Poi per la storia, che non lascia un attimo di respiro, come l’afa che avvolge Bologna. Infine per i personaggi, nessuno dei quali, come in un noir che si rispetti, è innocente sino in fondo.
Roberto Carboni, classe 1968, autore bolognese, è al suo sesto romanzo. Ha esordito nel 2009 con C’era l’Inferno in via de’ Giudei (Giraldi Editore). Seguito da Per i buoni sentimenti rivolgetevi altrove (2010) e Nero Bolognese (2011), entrambi editi da Dalila Sottani Editrice. Quindi Alle spalle del Nettuno (Cicogna editore, 2012) e Bologna destinazione notte. La fase Monk (Fratelli Frilli, 2013).
Massimo Minimo