C’è tutto il tempo per visitare la mostra dedicata alla più importante scuola di architettura, che ha “fatto” la storia del periodo degli anni 900: “The Bauhaus #itsalldesign” così intitolata, dal 29 settembre 2015 fino al 28 febbraio 2016 presso il Vitra Design Museum a Weil am Rhein (vicino Basilea), uno dei più importanti musei di architettura e disegno industriale del mondo, progettato dal celeberrimo architetto canadese Frank Gehry.
In esposizione ci saranno pezzi rari (alcuni dei quali mai presentati al pubblico) di design, architettura, arte, film e fotografie.
Stahlrohr Nachtschrank in Bauhaus Design
Il Bauhaus, il cui nome completo era Staatliches Bauhaus, fu una scuola di architettura, design e arte della Germania che operò a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932 e a Berlino dal 1932 al 1933.Il termine Bauhaus era stato ideato dal tedesco Walter Gropius, architetto, designer e urbanistico e richiamava il termine medievale Bauhütte che indicava la loggia dei muratori.
La Scuola si contestualizzava in un periodo nel quale era presente il movimento artistico e letterario delle Avanguardie erappresentò il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d'innovazione nel campo del design e dell'architettura. Tali campi erano basati sui temi chiave del razionalismo e del funzionalismo che facevano parte del cosiddetto movimento moderno. La scuola interruppe così le sue attività con l'avvento del nazismo.
Gli istituti più vicini a quello fondato da Gropius, che ripresero i temi della loro didattica riguardo l’industrial design raccogliendone l’eredità, si sono sviluppati in epoche successive alla chiusura del Bauhaus. Ricordiamo il Vchutemas, nato in URSS a seguito della Rivoluzione sovietica e la Hochschule für Gestaltung (scuola superiore di design), nata nel 1955 nella città tedesca di Ulm, nel secondo dopoguerra, per volere della Fondazione Fratelli Scholl e attiva fino al 1968.
E’ importante ricordare che il Bauhaus è stato un momento cruciale nel dibattito novecentesco del rapporto tra tecnologia e cultura.
The Bauhaus Archive/ Museum of Design, Berlino
Dunque, lo scopo della mostra è quello di confrontare il design del Bauhaus con le tendenze del design contemporaneo, per dimostrare proprio l’attualità di questa istituzione culturale.
Così, le opere di artisti come Marianne Brandt, Marcel Breuer, Lyonel Feiniger e Kandinsky vengono confrontate con quelle di Olaf Nicolai, Adrian Sauer, Enzo Mari, Lord Norman Foster e molti altri.
Il percorso espositivo è diviso in 4 sezioni: la prima delinea il contesto storico e sociale del Bauhaus; la seconda propone gli oggetti iconici (alcuni molto conosciuti altri meno) del movimento affiancati dalla storia della loro creazione; la terza sezione della mostra, invece, si focalizza sullo spazio, presentando le idee di architetti per appartamenti minimal ma anche concetti cromatici e modelli spaziali ideati da artisti; la quarta e ultima sezione, offre una panoramica sulla comunicazione del Bauhaus mediante il cinema sperimentale e la fotografia.
La scuola del Bauhaus ha dato il via ad un nuovo modo di pensare l’architettura e il design del periodo del 900. Un modo che è ancora attuale ai giorni nostri perché i concetti del funzionalismo e della razionalità stanno alla base di un organigramma e di un iter progettuale che segue certi canoni standard nell’esecuzione delle opere. Se ci pensiamo, qualsiasi cosa che va da un oggetto ad una struttura abitativa, se non è funzionale e razionale sicuramente è poco sfruttabile e inoltre durerebbe poco.
Dunque, dobbiamo avere cura anche di questi concetti, se un domani si vuole operare al meglio nelle proprie realizzazioni.