Il diario del vampiro: La lotta

Creato il 18 ottobre 2010 da Maryg90

Lo avevo promesso. Sono andata avanti con questa saga vampiresca, nonostante il pessimo inzio che avevo documentato in questa recensione. Tutti si meritano una seconda possibilità, almeno i libri e gli scrittori. Pur essendo partita, di nuovo, con molto scetticismo, devo ammettere che la lettura è stata meno dolorosa rispetto alla precedente. Una mezza stellina in più.

Alcuni passaggi della trama non sono male e si notano alcuni spunti di originalità, soprattutto nel finale “a sorpresa”. Il problema principale di questa saga sono i personaggi e la loro inconsistenza. La protagonista, Elena, ha la capacità di cambiare completamente idea in due secondi, perdendo realismo e credibilità già nelle prime pagine. Le sue amiche non sono di meno.

L’unico personaggio che si salva in corner è Damon; la sua totale, o quasi, malvagità è l’unico elemento non contraddittorio, anche se alcune scene gli ha fatto perdere un po’ della sua credibilità.

Un paragrafo in particolare ha salvato il romanzo da un giudizio peggiore:

Una famiglia media seduta a mangiare il tacchino, pensò. Una  zia nubile un po’ tesa, preoccupata che i pisellini siano sfatti e i panini bruciacchiati, un affabile futuro zio, una nipote adolescente con i capelli  d’oro e la sua sorellina con i capelli color stoppa. Un tipico “ragazzo della porta accanto” con gli occhi azzurri, un’amica piena di brio, un bellissimo vampiro che ti passa il piatto delle patate dolci. Un tipico focolare domestico americano.

Una descrizione semplice, ironico, ma d’effetto.

Il finale è aperto. Il libro si conclude nel momento di massima suspance, una normale e calcolata mossa commerciale che detesto, ma “C’est la vie”. A breve il terzo capitolo della saga.