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il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluviale

Da Guchippai
il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluviale
a parte dover visitare Cracovia, abbiamo in programma anche un paio di gite fuori porta. dopo la nostra prima notte, ci svegliamo con un sole smagliante e decidiamo che è meglio approfittarne. facciamo un'abbondante colazione a buffet nel ristorante Pod Wavelem, che si trova di fianco al nostro hotel e che si può raggiungere da una porta interna, quindi partiamo alla volta di Szydłów. il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluvialequesta cittadina è circondata dalle mura medievali, molto ben conservate; è piccola, tranquilla al punto da sembrare disabitata (non solo per le pochissime persone in giro, ma anche per il silenzio) e ha il solito misto di case restaurate di recente e catapecchie in attesa di un bravo muratore. cominciamo la visita dalla chiesa di San Stanislao che ha una facciata piuttosto singolare:il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluvialedopo aver attraversato la piazza, visitiamo il piccolo museo e camminiamo lungo un tratto delle mura, e intanto si fa ora di pranzo perchè il viaggio, anche se non ci siamo persi, ci ha portato via abbastanza tempo. scegliere dove mangiare è facilissimo: c'è un solo ristorante! tuttavia la mancanza di scelta è ricompensata da un piatto dei migliori pierogi mangiati in questa vacanza e dalla sorpresa del conto: 56 złoty per un pranzo da quattro persone, ovvero € 3,5 a testa. mentre stiamo mangiando, la cameriera apparecchia il tavolo accanto al nostro e porta in tavola un'enorme zuppiera; pensiamo che sia per sfamare lei e il resto del personale, invece dopo un po' si materializza un gruppo di operai ancora in tuta da lavoro che si siedono e si servono con grandi mestolate. usciti dal ristorante, concludiamo la visita della città con la sinagoga del XVI secolo e ci spostiamo di pochi chilometri.il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluvialeKurozwęki  è una toccata e fuga; ciò che ci interessa di vedere (da fuori) è infatti solo il palazzo, ovvero il castello. costruito nel XIV secolo, in seguito ha preso le forme barocche che si vedono nella foto qui sotto.il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluvialeperfettamente restaurato e dotato di wi-fi gratuito (per la gioia dei miei figlioli... a proposito, forse non ne ho ancora fatto cenno, ma abbiamo trovato il wi-fi gratuito praticamente ovunque, anche in posti che ci parevano essere in culo al mondo), è stato trasformato in hotel-ristorante e nel suo ampio parco è possibile intraprendere un comodo safari per ammirare la bellezza di un'ottantina di bufali americani che vi sono allevati. peccato non averne il tempo; il pomeriggio infatti prevede un'ulteriore meta.il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluvialeancora una volta, rischiamo di perderci e di girare come degli idioti, e tutto perchè, come al solito, arriviamo dalla parte sbagliata, quella in cui non ci sono cartelli grandi e chiari. è quindi merito di una mia deduzione nell'interpretare un cartello piccolo e scritto solo in polacco se arriviamo felicemente in quel di Zalipie. trattasi di una comunità rurale in cui le donne, per passare il tempo, iniziarono a dilettarsi a dipingere le facciate della proprie case, dei pollai, delle cucce dei cani, dei pozzi e chi più ne ha, più ne metta, fino ad arrivare all'esempio di Felicja Curyłowa, la cui casa è stata trasformata in museo perchè lei ne decorò anche tutto l'interno.il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluviale
il diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluvialegironzoliamo quindi a caccia di case dipinte; è facile distinguere quelle più recenti da quelle per così dire storiche. peccato solo che nel frattempo è andato via il sole e i colori non brillano come potrebbero. è comunque una visione molto divertente, e la cosa buffa è che a volte sono più decorati i pollai delle case! siamo molto soddisfatti: oggi non solo non ci siamo persi, ma stiamo anche rispettando perfettamente la tabella di marcia. ora non resta che fare ritorno a Cracoviail diario di Polacchia parte settima: gita fuori porta con imprevisto fluvialepossiamo scegliere fra la veloce autostrada o la strada normale; il marito non ha voglia di sperimentare l'autostrada polacca e pure io preferisco la strada normale. del resto anche oggi ci siamo goduti un viaggio attraverso campagne e terre a perdita d'occhio, cittadine con case linde e piazze ordinatissime, e di certo la vita vera la si vede di più dalla strada normale. passiamo per una zona specializzata nella coltivazione della zucca perchè ne vendono a quintali; davanti alle case hanno disposto zucche di ogni forma e colore in mucchi artistici e dall'aria stabile, malgrado le dimensioni. però la vera sorpresa di questa giornata è ancora davanti a noi; sui cartelli per Borusowa appare uno strano pittogramma che non conosciamo. mostra una nave che imbarca auto, ma già, siamo in prossimità della Vistola che è un signor fiume, quindi immaginiamo significhi che da qualche parte è possibile imbarcare le auto e navigare verso chissà dove. questo è vero e falso allo stesso tempo; di lì a poco infatti finiamo dritti proprio sul fiume e scopriamo che per attraversarlo dobbiamo imbarcarci su un piccolo traghetto, e quando dico piccolo, intendo piccolo, che ci stanno tre auto per volta un po' come su quello che serve per attraversare le Valli a Sant'Alberto di Ravenna.

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il piccolo molo dal quale le auto accedono al traghetto, che in questo momento
si scorge sull'altra sponda


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la Vistola

mi pare chiaro che in questa vacanza non ci facciamo mancare proprio niente, e meno male che nessuno di noi ha paura dell'acqua, perchè traversare un ampio, benchè al momento placido, fiume a bordo di un traghetto minuscolo non era proprio in programma!

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