Io ho 35 anni quindi se ci pensate quando avevo 5 anni i mezzi per diffondere la musica erano i dischi e le musicassette per uso privato, e radio, tv e jukebox per la diffusione in larga scala e ovviamente i concerti. Quindi in 35 anni ho visto e vissuto (anche perchè ho lavorato nella discografia) tutta l'evoluzione "tecnica" musicale. Girando su internet in questi giorni ho letto delle dichiarazioni di artisti illustri come Slash (ex Guns'n'Roses, Velvet Revolver) e Chris Cornell (Soundgarden, Audioslave) due persone che non solo ne capiscono, ma hanno fatto la storia musicale modiale, che mi hanno fatto pensare su una questione che ogni tanto ritorna, portandola ad una delle discussioni di questo millennio. La domanda è: il digitale, internet e il download hanno rovinato la musica? Si o no. Ma vediamo prima le dichiarazioni dei due artisti sopracitati:
Chris Cornell: "Il Rock ha definitivamente perso il suo posto al centro dell’universo musicale. Quando ero un ragazzino, nei tardi anni 70, chiunque sapeva individuare i 5-10 gruppi che formavano tale centro, mentre oggi i ragazzini accendono la radio e ascoltano Eminem o Kanye".
"Oggi si fa musica sugli iPhones e tutto è frammentato. Il motivo per cui non abbiamo uno Shakespeare dei tempi moderni è perché egli non aveva altro da fare se non stare nella sua stanza, al lume di candela, e concentrarsi".
Slash: "Fino ad un po’ di tempo fa andavi a comprare il cd in negozio e sentivi una certa eccitazione, anche solo guardando il package. Oggi manca quella sensazione".
"E’ triste vedere i cd scomparire pian piano. Prima, mentre ascoltavi la musica, potevi sfogliare il libretto all’interno della confezione, ed era piacevole. Con i download si perde tutto questo, non c’è più niente di tangibile. Scaricare è più conveniente, lo so ma la musica perde un po’ della sua magia".
Ho pensato che dovevo rispondere assolutamente a questa domanda. Ci ho pensato e ripensato e alla fine la mia risposta è stata un ni. Perchè? Per quanto riguarda la qualità e la semplificazione tecnica della produzione audio non c'è ne per nessuno. La tecnologia ha portato anche ad una grande diffusione produttiva, oggi tutti possono registrare una canzone. Per il download in mp3 ha permesso la diffusione della musica in tutto il mondo, anche nei punti più remoti (chi si ricorda quando per trovare un disco non importato in Italia che calvario si doveva affrontare?) e poi la velocità con cui si diffondono le notizie, le date dei concerti (prima se ne annullavano uno lo sapevi solo quando arrivavi fuori a i cancelli), comprare i biglietti (prima se non abitavi a Milano era praticamente impossibile comprare e assistere a concerti...mah forse questo problema ancora esiste almeno per la location dei concerti). E vogliamo parlare che su un iPod porti tutta la tua discografia preferita, invece di macchine piene di cassette ovunque che si smagnetizzavano, e tu con la matita ad avvolgere il nastro, le compilation che finivano sempre con una canzone a metà? E i dischi rigati che saltavano sempre sul brano preferito? No sul piano tecnico pratico non c'è assolutamente storia. E poi la ricerca, adesso possiamo essere noi stessi talent scout e scovare nuove band online e sappiamo tutto sui nostri artisti preferiti. Quindi i vantaggi a mio parere sono stati molti e di qualità. Non dimenticate il fattore economico, pensateci è diminuito per i supporti (ma è drasticamente aumentato per i concerti) Poi però penso a quando ero giovane e come era una storia completamente diversa, la politica musicale di allora, alla dedizione di allora, la conoscenza approfondita di allora, il ricordo e il fascino di quel periodo... che forse noi non rivediamo in un quattordicenne di oggi. Si è vero i dischi si rigavano, per questo motivo si faceva una copia in cassetta e si ascoltava quella, ogni settimana o mese si aspettava la rivista di turno per sapere quelle pochissime informazioni sugli artisti preferiti, il negozio di dischi era un punto di ritrovo e di emozione, il toccare e vedere le copertine è sempre qualcosa di particolare, e il profumo? strepitoso, si tenevano come reliquie con il cellofan per non rovinare la copertina, si facevano dei veri e propri rituali, fare le compilation con le cassette, scrivere tutti i titoli, i più fanatici anche i tempi delle canzoni. Le ore passate a fare queste cose ad ascoltare e riascoltare e ascoltare ancora lo stesso disco, ma tutto nella sua interezza (e quando scoprivi la ghost track?) , per cercare se era sfuggito qualche particolare. Io conosco tutti i brani di "Appetite for Destruction" tutte le foto all'interno del disco tutti i particolari, come di "Kill 'Em All", "Led Zeppelin II e IV", "Paranoid", "Van Halen" ma anche "Cowboys from Hell" o "Stillborn" e molti molti altri dischi, non conoscevo solo un brano ma tutto il disco, perchè si approfondiva il rapporto con gli artisti si diventava fan, veri fan. Slash ha sempre usato la chitarra Gibson come Zakk Wylde e John "Bonzo" Bonham usava la batteria Ludwig si studiava. Ma oggi ascoltare un solo singolo e cosa conosci? al concerto cosa ascolti? Le notizie più importanti sono il gossip perché sinceramente, la musica è in secondo piano è tangibile ma guardate come si procede con album di Best, reunion tristissime, crociere, posti assurdi per concerti trovete come 3D, 5.1, 7.32 e cagate simili. Ecco dov'è il punto di rottura..l'ho trovato... l'immaginazione, il sogno, l'emozione prima erano molto presenti e predominanti oggi no. Non so dire se è colpa della tecnologia o meno, ma sicuramente non dedichiamo più del tempo, del nostro tempo alla musica. Non so se veramente Ozzy ha morso un pipistrello, probabilmente oggi dopo due minuti sarebbe una notizia smentita o confermata da foto e video. Il fatto sta che io per anni ho immaginato questa scena ed era la cosa più bella ...immaginare con Crazy Train in sottofondo...Rock on