Il Dilemma di Cujo

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

In questi giorni, in Rete, sta girando la polemica sull’esperimento fatto da un inventore di meme che raffigura Steven Spielberg davanti a un triceratopo morto, in posa dai tempi di Jurassic Park. L’ideatore del meme, ha diffuso la fotografia fingendo di non sapere chi è Spielberg, lanciando l’appello affinché quel maledetto cacciatore venga catturato.

Spielberg in posa davanti a un triceratopo: la foto dello scandalo

Inutile dire che gli attacchi sono arrivati in massa, attacchi di chi non ha la minima idea che un triceratopo sia estinto da qualcosa di 65.000.000 di anni circa (sessantacinquemilioni!) e che quello in foto è il regista. Pazzesco.

Il tenero Cujo.

Ma la mia riflessione, invece, è partita qualche giorno prima che avvenisse il fatto e, notando questa coincidenza, mi sono deciso a scrivere questo post.
Stavo riguardando Cujo, film che vidi a 8 anni e poi più. Mi sembra, ma posso sbagliarmi, che ultimamente sia sparito completamente dai palinsesti. Comunque, stavo riflettendo sulla tematica principale del film, nonché del romanzo omonimo di King da cui è tratto. Ve lo riassumo:

Cujo è un San Bernardo, un bel San Bernardo tranquillo e pacifico, e un po’ giocherellone. Un giorno, rimane incastrato con la testa in un covo di pipistrelli, che per difendersi lo attaccano e lo mordono. Cujo contrare così la rabbia e di conseguenza, con lo svilupparsi della dolorosa malattia, inizia a uccidere tutti quelli che gli capitano a tiro. Ovvio e scontato il finale: Cujo viene ucciso.

Mi stavo chiedendo quali sarebbero le reazioni oggi, se King scrivesse nel 2014 Cujo. Facciamo un what if, quindi, e immaginiamo che lo scrittore non lo abbia prodotto nel 1981, ma nel 2013. Esce nel 2014, invece che 33 anni fa.
Come sarebbero le reazioni dei lettori? Hollywood comprerebbe i diritti del libro per farne un film?

Joe Hill e il cane botolo, razza amata in casa King. Perché i King amano gli animali.

Credo di no[1], e penso che King perderebbe un sacco di lettori anche per i suoi lavori futuri. Ed è una domanda che vi avevo posto anche QUI riguardo alle azioni dei protagonisti (decise dall’autore e quindi molte volte attribuite erroneamente al suo pensiero). Sarei altresì curioso di vedere le reazioni di chi a scuola si trovasse a leggere il libro di Harper Lee, Il Buio Oltre la Siepe, in cui in una scena, molto ben descritta, viene presa la decisione di abbattere un cane perché ammalato di rabbia. La gente si rinchiude in casa la suo passaggio, e il padre della protagonista si prende la responsabilità di sparargli. Oggi, sarebbe ancora politicamente corretta una scena così?

Dopotutto, Roger Ebert disse:

 Political correctness is the fascism of the ’90s [2]

[1] Anche se si parla di un remake dal 2013. Pazzi!

[2] Grazie a Davide Mana per la citazione


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