Il Dio Onnipotente e il "Problema del Male", di Ugo Spezza

Creato il 22 febbraio 2013 da Estropico

Dopo un periodo di inattivita', Estropico.org riparte con questo articolo di Ugo Spezza, il nostro apprezzatissimo guest-blogger (particolarmente attivo questa settimana!) nonche' gestore di Futurology.it. E se dopo aver letto la breve introduzione qui sotto vi chiederete in che modo l'articolo sia on-topic, continuate la lettura su Estropico.org e il mistero sara' risolto! :-)
(E gia' che ci sono, comunico che sono prossimamente in arrivo altri due nuovi approfondimenti per il sito: un estratto da un libro sui nostri temi di un autore italiano e la traduzione di un'intervista del Singularity Institute)
Sin dalle prime civiltà l'uomo si interroga sulla esistenza o meno di un Dio che dovrebbe aver creato l'universo. Ma se tale Dio è onnipotente allora perché permette che esseri che da lui discendono soffrano per malattie, fame, disagi psichici. Questo articolo si propone di riproporre in chiave moderna e alla luce delle più recenti ipotesi scientifiche un problema filosofico che l'uomo si pone dal nascere delle prime civiltà. Si tratta di un problema comune a tutte le religioni monoteistiche che si può riassumere in questi termini:
Assunto 1: Esiste un Dio Onnipotente, Onnisciente e Benevolo che ha creato l'universo e con esso la nostra Terra e la nostra forma di vita. Assunto
2: Esiste il "male" ovvero la sofferenza che in vari gradi colpisce gli esseri umani e gli altri esseri viventi presenti sul pianeta. Essa è dovuta alla caducità degli esseri biologici e si manifesta attraverso stati di malattia, con le tare dell'invecchiamento, col disagio psichico o una combinazione dei tre dovuti sia a fattori ambientali che, talvolta, ad un comportamento sbagliato degli esseri umani contro l'ambiente o contro altri esseri umani.
In base a questi assunti si può formulare il cosiddetto Problem of Evil : "Se esiste un Dio Onnipotente e Benevolo che ha creato la vita nell'universo perché esso permette che gli esseri viventi che esso stesso ha creato (o discendono da una sua creazione) soffrano?"
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