Il diritto d’autore 2.0: Creative Commons

Creato il 11 aprile 2012 da Stefanorussoweb

Tra le tante innovazioni e facilitazioni portate dal web ce n’è una che riguarda il diritto d’autore. Parliamo di Creative Commons, il sistema che permette (con una serie di distinguo, ovviamente) di superare le costrizioni, la rigidità e, perché no, l’onerosità della procedura di registrazione presso la S.i.a.e. per tutta una serie di opere di ingegno.

Creative Commons (CC) parte da un principio innovativo, il copyleft, che, al contrario del copyright, si riferisce ad una “licenza” d’autore anziché un “diritto”. In parole povere si tratta di un modo per garantire la paternità delle creazioni di artisti, giornalisti, docenti, istituzioni, consentendo però, al contempo, a chi volesse, di utilizzare tali opere.

In tal senso CC ha predisposto sei diverse licenze per le possibili modalità di utilizzo delle opere date dalla combinazione di quattro attributi (di cui solo il primo è sempre necessario): “attribuzione” (by) che permette di conoscere sempre la paternità dell’opera; “uso non commerciale” (nc) ovvero che è possibile riprodurre, trascrivere, eseguire e distribuire purché non a scopo di lucro; “opere non derivate” (nd) che non consente elaborazioni dell’opera originale; “condividi allo stesso modo” (sa) che consente modifiche solo a patto di rispettare le condizioni poste dall’autore.

Tra il 2004 e il 2006 si realizza il processo che porta alla validità dei CC anche in Italia. Ciò ha permesso di superare, almeno in parte, una serie di vincoli posti dal regolamento S.i.a.e., adeguando al nuovo sistema l’interpretazione della legge n. 633/1941 sul diritto d’autore.

Ad esempio è stato stabilito l’obbligo di apposizione del bollino S.i.a.e. anche su opere che detengono le licenze CC. Ciò da un lato garantisce la proprietà intellettuale delle creazioni e da un altro consente agli autori, soprattutto quelli meno affermati (e dunque danarosi) di promuovere e diffondere le proprie creazioni tutelati nel diritto e a costi inferiori rispetto al passato.

Link esterno
Creative Commons Italia

da “Lo Stregatto” del 24 Gennaio 2011