GENERE: Biografico
REGIA: Paolo Sorrentino
SCENEGGIATURA: Paolo Sorrentino
ATTORI: Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Piera Degli Esposti, Paolo Graziosi, Giulio Bosetti, Flavio Bucci, Carlo Buccirosso, Giorgio Colangeli, Alberto Cracco, Lorenzo Gioielli, Gianfelice Imparato, Massimo Popolizio, Aldo Ralli, Giovanni Vettorazzo, Michele Placido, Fanny Ardant
FOTOGRAFIA: Luca Bigazzi
MONTAGGIO: Cristiano Travaglioli
MUSICHE: Teho Teardo
PRODUZIONE: Lucky Red, Indigo Film, Parco Film, Babe Film
DISTRIBUZIONE: Lucky Red
PAESE: Italia 2008
DURATA: 110 Min
FORMATO: Colore
Sito Ufficiale
Premio della Giuria Festival di Cannes 2008
Trama:
A Roma, all'alba, quando tutti dormono, c'è un uomo che non dorme. Quell'uomo si chiama Giulio Andreotti. Non dorme perché deve lavorare, scrivere libri, fare vita mondana e, in ultima analisi, pregare. Pacato, sornione, imperscrutabile, Andreotti è il potere in Italia da quattro decenni. Agli inizi degli anni novanta, senza arroganza e senza umiltà, immobile e sussurrante, ambiguo e rassicurante, avanza inarrestabile verso il settimo mandato come Presidente del Consiglio. Alla soglia dei settant'anni, Andreotti è un gerontocrate che, equipaggiato come Dio, non teme nessuno e non sa cosa sia il timore reverenziale.
Commento (di BettyBoy):
Capolavoro assoluto di Paolo Sorrentino premiato a Cannes nel 2008, una di quelle pellicole che fanno gridare al miracolo nell' italietta delle commediole ruspati tutte tette e culi.
Pur non volendo tenere conto della rilevanza politica, storica e sociale delle vicende narrate il film di Sorrentino "il Divo" sorprende e esalta per l'innovativo registro narrativo scelto tra il surreale e il grottesco, per le eloquenti inquadrature prestate dal cinema horror, per le audaci scelte cromatiche e la azzeccatissima colonna sonora che calza a pennello su ogni scena. Alcune scene fanno già parte della storia cinematografica quali ad esempio quella in cui la coppia Andreotti ascolta teneramente in poltrona "i migliori anni della nostra vita" di Renato Zero dopo aver appreso dell'avviso di garanzia per l'accusa di associazione mafiosa, il magnifico monologo in cui si riassume la sua lunga e fruttuosa carriera politica sintetizzata dalla frase "perpetrare il male per garantire il bene", la scena in cui Gian Carlo Caselli si ricopre di lacca i capelli prima di interrogare i pentiti di mafia. Semplicemente geniali.
La caratterizzazione dei personaggi è magnifica, memorabili le reinterpretazioni di Cirino Pomicino, Gian Carlo Castelli, Francesco Cossiga per arrivare al superbo Andreotti di Toni Servillo. Una pellicola che incolla alla sedia, scena dopo scena, persino chi non ha nessun interesse per la politica italiana degli ultimi 30 anni. Rimane il mistero, neanche troppo fitto, della ragione per cui una pellicola del genere non sia stata acclamata in patria in maniera trionfalistica. In attesa del prossimo cinepanettone. Contenti voi contenti tutti. (by BettyBoy)
Pro.
- Una di quelle poche volte in cui un prodotto italiano non è secondo a nessuno (che non siano scarpe e borse).
Contro.
- Non ne trovo.