“Il dolce far niente” è quell’insana attitudine dell’essere umano a restare distante dai fatti della vita.
Ho scritto -insana- per via di quella bizzarra malattia che porta a vedere la corsa, la fretta, la produttività, la presenza ovunque, il sapere dire e il sapere fare su tutto e tutti, quale ragionevole e unico stato di esistenza.
E tutto il resto, ovvero l’immobile stasi di pensiero e corpo, come disgustoso comportamento di mollezza e pigrizia.
V’è, invece, nel dolce far niente un rallentato respiro; non s’ ha da pensare sia il non aver voglia o un rifiuto, ma una viva contemplazione della vita.
Chi sceglie il dolce far niente, riposa ed allontana ogni pensiero, in una lenta malinconia, di silenzi d’anima accesi.
E vive in sé gratitudine del creato e pace per ogni cosa.
Io, oggi, vorrei dirvi che il dolce far niente è quello che oggi farò.
Chiara