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Il dopo Berlusconi, un governo di responsabilità nazionale

Creato il 06 novembre 2011 da Alessandrobaldini
"Germania docet", questo è quello che possiamo trarre come insegnamento da quella realtà,, possiamo trarre un insegnamento di tipo politico, Angela Merkel, ha dato vita nel momento in cui non aveva i numeri a un governo di larghe intese.
Capita che ogni tanto, anche un leader di un governo eletto dal popolo, decida per un problema numerico, di ricorrere a un governo definito di larghe intese, o preferisco definirlo di responsabilità nazionale.
Angela Merkel non aveva i numeri, c'è stato un momento nel quale il suo essere leader era messo in discussione dai numeri, e molto civilmente ha creato un governo di larghe intese, costituito da più coalizioni al suo interno.
La cosa straordinariamente bella di questo meccanismo, è stato il fatto che ogni coalizione all'interno di questo governo di larghe intese, ha messo da parte partigianismi di parte vari, e ha pensato al bene nazionale.
Tutto questo si è tradotto in una nuova fase politica, una fase politica che ha coinciso con una fase di crescita della Germania medesima, che sta affrontando o cerca di affrontare al meglio quelli che sono i problemi del paese.
Certamente la crisi è mondiale, la finanza che ha speculato ha creato una situazione di instabilità politica notevole, ma nonostante questo, non si sentono notizie di terremoti in ambito politico in quel paese.
Perchè quello che in Germania ha prevalso, è stato il senso di unità nazionale in quel paese, un forte orgoglio nazionale, e una forte identità di tutti i cittadini tedeschi, che hanno l'orgoglio di sentirsi parte di una nazione.
Questo senso di orgoglio nazionale, ha costruito le basi per quello che è un governo che amo definire di responsabilità nazionale, nessuno ha detto nulla, tutti gli schieramenti all'interno di questo complessa realtà hanno riconosciuto il leader.
In Italia, il paese che più di tutti in questo momento ha bisogno di riforme, assistiamo a una diatriba infinita sul " Berlusconi si dimetta", ma mi chiedo se veramente questo sia il problema del nostro paese.
Il problema dell'Italia è culturale, è un problema di mentalità, noi italiani siamo troppo individualisti, e queste differenze che rendono questo paese non uguale agli altri, creano grossi problemi a livello politico.
Nella guerra di tutti contro tutti, quello che veramente ci rimette è il paese, che attraversa una fase nella quale il governo attuale è in difficoltà, sia al suo interno che al suo esterno, e questo non è un bene.
Il problema non sono i numeri, ma le azioni che ai numeri devono seguire, lo scatto di orgoglio nazionale che non abbiamo, che devono svegliare una nazione dal suo torpore e renderla tutta unita.
La Germania qualcosa ci dovrebbe insegnare, quando avremo voglia di apprendere il suo insegnamento.........................
Buona giornata Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini 

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