1300 ungheresi troveranno lavoro e un focolare amico in Olanda che ha spalancato fraternamente le braccia per accoglierli… recita la voce di un cinegiornale del ’56, commentando l’esodo di cittadini ungheresi dopo la repressione sovietica. In 3 mesi 200.000 ungheresi fuggirono verso l’ Austria e la Yugoslavia.
Fin dall’inizio della modernità fuggiaschi dalla brutalità delle guerre e dei dispotismi, dalla vita senza speranza, hanno bussato alle nostre porte. Per la gente da qua della porta, queste persone sono sempre state “estranei”, “altri”. (Z. Bauman)