Il dramma del Kashmir: un film a Venezia e un convegno a Londra

Creato il 14 maggio 2011 da Milleorienti

Quattro guerre combattute fra India e Pakistan. E infiniti problemi geopolitici tutt’ora irrisolti fra l’India, il sempre più tormentato Pakistan e la Cina. Questo è il bilancio, ad oggi, della “questione kashmira”, vera spina nel fianco dell’Asia centro-meridionale. Frazionato alla fine dell’epoca coloniale inglese, è suddiviso oggi fra “Azad Kashmir” pakistano, “Jammu & Kashmir” indiano (unico Stato dell’India a maggioranza musulmana) e “Aksai Chin” cinese.
Il Kashmir è tuttora una polveriera, lacerato da contrapposte rivendicazioni territoriali dei vari Stati, spinte autonomistiche, e come se non bastasse terreno di scontro fra servizi segreti e organizzazioni terroristiche del radicalismo islamico come il Lashkar-i-Toiba (o le varie organizzazioni armate che ne sono derivate). Non a caso proprio dal Kashmir sono partite negli ultimi anni azioni terroristiche che rivelano collegamenti con al Qaeda.
Della questione kashmira e in particolare della drammatica situazione dei diritti civili – messa a paragone con quella del Tibet sinizzato – si discuterà a Londra in un convegno all’Università di Westminster il 2 giugno 2011, intitolato Democracy and Dissent in China and India: Resistance and Accomodation in Tibet and Kashmir; il programma del convegno è qui e fra i relatori c’è anche la nota scrittrice e militante per i diritti umani Arundhati Roy.
Ma la drammatica condizione di vita del popolo kashmiro viene affrontata nei prossimi giorni anche da un inedito punto di vista:  quello del documentario Inshallah, Football – not every kashmiri is a terrorist, realizzato nel 2010 dal regista indiano Ashvin Kumar. Il documentario viene proiettato a Venezia il 17 maggio 2011 alle ore 16 (Teatro Ca’ Foscari, calle Santa Marta, ingresso libero) nell’ambito delle iniziative promosse da Ca’ Foscari Cinema. Inshallah, Football racconta tre storie parallele, profondamente intersecate tra loro: quella di Marcos, allenatore argentino di una squadra di calcio kashmira; quella di Basharat, il capitano della squadra; e quella di Bashir, suo padre, ex-membro di un gruppo separatista. A presentare il documentario e discutere con il pubblico ci saranno la produttrice Giulia Achilli, la studiosa del Kashmir Gabriella Presta e la storica del cinema indiano Cecilia Cossio.
A chi volesse approfondire la questione kashmira segnaliamo infine il saggio di Eva Pfostl, Democrazia e minoranze nel subcontinente indiano: la questione del Jammu e Kashmir, contenuto nel libro a cura di Domenico Amirante “Altre” democrazie. Problemi e prospettive del consolidamento democratico nel subcontinente indiano, pubblicato da Franco Angeli nel 2010. Il volume è di grande interesse anche per altri saggi (dello stesso Amirante, di Nello del Gatto, di Elisa Giunchi e di Alessandra Consolaro) dedicati a un’analisi delle istituzioni democratiche e dei processi politici attuali in India e in Pakistan.

 


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