Loolecondera è il nome di un famoso tè nero di Ceylon e più precisamente dalla piantagione da cui proviene. E' un fanning, quindi una pezzatura molto fine, dal sapore dolce e rotondo.
Ceylon durante il periodo di dominazione olandese fu esportatrice di cannella, ma una crisi della domanda di questa spezia convinse gli inglesi, successivamente arrivati sull'isola a puntare sulle piantagioni di caffè.
Nella prima metà dell'ottocento l'isola era uno dei maggiori produttori mondiali di caffè, ma l'arrivo di un fungo patogeno distrusse tutte le piantagioni.
Fu così che James Taylor, uno scozzese che stava già lavorando a Ceylon nel mercato del caffè
decise di provare con una piccola piantagione sperimentale di Camellia sinensis in alta collina, a Loolecondera nella regione di Kandy, nelle montagne centrali dell'isola. Era il 1867.
La piantagione era davvero piccola, circa 19 acri ma dava un tè molto profumato.
E' possibile visitare la piantagione, nella quale sono presenti l'antica fabbrica fondata dallo scozzese, i resti del suo bungalow e le antiche piante in molti casi ancora produttive.
Ma nella storia del tè di Ceylon spicca anche un altro nome, assai più famoso, il signor Lipton che divenuto già milionario (possedeva una serie di negozi e drogherie) decise di farsi un viaggio in Australia
Una delle tappe del viaggio era Ceylon, dove decise di visitare l'entroterra e Loolecondera.
Lipton e Taylor si incontrano ed il primo intuisce subito le potenzialità della piantagione, da quel momento Lipton si lancia nel mercato del tè comperandolo da Ceylon e inventando un packaging nuovo, con delle scatoline colorate (un colore per ogni miscela) che contenevano 100 gr di tè. Fonda così un impero del tè, mentre il povero Taylor? Muore dopo pochi anni di febbre e dissenteria e non riesce a vedere il suo sogno completamente realizzato. Ora è considerato il padre del tè di Ceylon e la sua tomba è meta di pellegrinaggi di molti appassionati della storia del tè.
Ma torniamo al Loolecondera, un tè dolce, rotondo e molto morbido. Sapori maltati e fruttati, senza note acide e solo leggermente tannico, ottimo senza aggiunte. Insomma Taylor fece un ottimo lavoro!