TITOLO: Il Fantasma di Idalca
AUTORE: Vlad Sandrini
CASA EDITRICE: Sogno Edizioni
PAGINE:386
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011
COLLANA: Sulle ali del drago
PREZZO: €14,50
CODICE ISBN: 978-88-96746-13-4
-TRAMA-
E' un periodo di tregua fra le nazioni di Dargorea e Uskadia, a due anni da quando il negromante Recks Woods risolse un conflitto con la prima arma di distruzione di massa. Allora com'è possibile che la caporale non-morta Lith Cross veda oggi un'intera città distrutta da un nuovo ordigno che nessuno possiede?
Perché nella stessa notte si prepara una spedizione segreta su un'aereonave occultata?
Come fa un misteriso ladro a sottrarre un golem da assalto, sotto il naso delle sentinelle, senza lasciare tracce?
E a cosa serve il furto di un reperto storico vecchio di millenni?
Mentre un personaggio del folclore sembra prendere vita, le circostanze portano un piccolo gruppo di superstiti a fuggire dalle truppe speciali a dorso di drago, per tornare al mondo di tutti i giorni.
Riusciranno a ricostruire una civiltà persa tra i detriti del tempo?
- COSA NE PENSO-
Le premesse di questo libro non sono state delle migliori, in tutta onestà. La copertina, anche se particolare, non mi ha lasciata molto soddisfatta e vedere, accanto al titolo della collana sulla prima pagina, uno dei simboli degli elenchi puntati di Word mi ha fatto pensare ad un'impaginazione e una stampa un po' "alla buona".
Iniziando la lettura, ci si imbatte in qualche piccolo errore - ad esempio dì (=giorno) per di', voce del verbo dire -, qualche piccola ripetizione, sviste e refusioni, del tipo "sullo tappeto rosso". Per non parlare degli infodump.
Procedendo, però, sviste ed errori vari spariscono e gli infodump, per quanto non proprio piacevoli, diventano necessari. Non so esattamente quanti personaggi siano coinvolti nella vicenda narrata del libro, perché non li ho contati, ma sono parecchi e ognuno ha una propria storia alle spalle e delle proprie caratteristiche. Visto l'impronta assolutamente tecnica de "Il Fantasma di Idalca", credo di poter dire che delineare tutti i protagonisti semplicemente attraverso le loro azioni e i loro comportamenti sarebbe stato impossibile, oppure avrebbe richiesto qualche centinaio di pagine in più. Per non parlare poi dei mezzi di trasporto e delle aereonavi.
Vista la complessità del libro - complessità, sì, perché non è stato facile seguirne tutte le fila- credo sia opportuno procedere con ordine nell'analizzarne i vari tratti.
Ambientazione:- Ci troviamo sul continente di Nova, in un mondo che forse è il nostro o forse non lo è, ma di sicuro in una società molto più avanzata di quella nostra moderna. Di questo continente l'autore, Vlad Sandrini, lascia intendere molto, quasi aspettandosi che il lettore sia già a conoscenza di tutto. Questo, a parer mio, contribuisce a dare realtà all'ambiente: se si fosse messo a spiegare per filo e per segno confini, usi e storia, probabilmente l'impressione sarebbe stata quella di qualcosa di decisamente inventato. Le principali due potenze del continente sono Dargorea e Uskadia, che per lungo tempo sono state in guerra tra loro e a cui i personaggi appartengono. Il tempo non è specificato, ma è un mondo piuttosto fantascientifico quello che in ogni caso viene descritto.
Personaggi: - Sono tanti, e anche se l'autore ha la premura di presentarceli non appena entrano in scena, mettendoci al corrente di sprazzi del loro passato, delle principali caratteristiche fisiche - perchè, come nel nostro mondo, ci sono i "bianchi", i "gialli" e anche i "blu" - e di mostrare ( in questo caso sì) la principale caratteristica del carattere, il loro numero, e anche la scelta di nomi simili, finisce inevitabilmente per confondere il lettore, impedendo a chiunque non abbia una memoria formidabile di tenere a mente tutto di tutti. Soltanto con il procedere della storia, quando il numero dei personaggi diminuirà, le caratteristiche personali avranno lo spazio per emergere e verrà meno ogni possibilità di non riconoscere chi sta agendo o parlando.
Sebbene umani, i nostri eroi sono molto diversi tra loro: abbiamo Lith Cross, unità rean, ossia rianimata - quasi una zombie, ma con capacità di pensiero e di azione, dovuti soprattutto all'accortezza di questa donna di evitare ogni tipo di controllo a cui invece devono sottostare i rean-, abbiamo Recks Woods, negromante nel senso più "scientifico della parola", in grado di "dominare" gli elementi secondo determinate regole e di costruire armi, abbiamo degli agenti di polizia, che verranno coinvolti nella vicenda a partire dal furto di un antico totem, ci sono Gray Park, un tempo sergente, Joy, Rose e Forst, che collaborano con Park in quella che doveva essere una semplice commissione e che si trasforma invece in una lotta per la sopravvivenza. C'è Vicent, un savio, vale a dire un medico, e tanti altri, ciascuno dei quali darà il proprio contributo in un modo o nell'altro.
Cosa li accomuna tutti? Qualcuno sembra assolutamente deciso ad eliminarli per non lasciare testimoni delle sue imprese.
Aspetto tecnico: - Questo è sicuramente l'elemento più ostico, soprattutto per chi di tecnologia non se ne intende. Viene descritto il funzionamento di golem antropomorfi, di armi broestad, che sfruttano il vuoto per degenerare la materia e così eliminare ogni cosa vivente, astronavi con motori vines-bell, TX e TB e K5, bipedi sperimantali e altro, di cui viene descritto il funzionamente in modo decisamente tecnico ( = incomprensibile per chi di tecnologico sa usare solo computer e cellulare).
E tuttavia proprio l'accuratezzo di questo aspetto, necessario per un libro che potrebbe essere definito quasi di fantascienza, rende ancora più notevole la presenza nella vicenda di elementi ed entità che - apparentemente - con la tecnologia non hanno nulla a che fare.
Trama:- All'inizio non si capisce granché, ad essere sinceri. Più di una storia sembra intrecciarsi, per poi confluire all'interno di un'unica, più grande vicenda. Si parte dalla distruzione di Hossa: nel giro di pochi minuti, tutti i suoi abitanti vengono mummificati, rean compresi. A salvarsi sono soltanto il caporale Lith Cross e un altro rean, che, avvolti dal bagliore lattiginoso che è calato sulla città, cercano di mettersi in salvo dirigendosi a Idalca, dove si trova un'importante base militare della Milizia. Se lo sterminio di Hossa risulta incomprensibile e sospetto, nemmeno il furto di un golem da parte di un "fantasma" non meglio identificato non lascia certo tranquilli.
Lith Cross e gli altri persoanggi finiranno per incontrarsi nei pressi di Vertalca, altra grande città, vicino alla quale le loro navi precipiteranno... e scopriranno che Hossa è stata soltanto la prima città ad essere colpita, non l'unica né l'ultima.
Scoprire chi agisce dietro a queste distruzioni, e soprattutto il movente, sarà compito loro, assieme a tentare di uscire vivi da Vertalca. Perché, a quanto pare, i dragoni, soldati a dorso di drago, sono stati incaricati di non lasciare sopravvissuti.
L'ipotetico lieto fine, quindi, sarà a dir poco sofferto.
Non manca quasi niente a questo romanzo: fantascienza, un pizzichino di fantasy, un po' di giallo e anche un po' di mistero.
Accanto alla tecnologia, troviamo anche spiriti, fantasmi e quelle che apparentemente sono divinità, legati più strettamente di quanto i nostri stessi personaggi possano sospettare all'inizio.
Insomma si può quasi dire che ce n'è per tutti i gusti, anche se la lettura non è un bicchier d'acqua ma richiede un attimo di attenzione e di concentrazione.
-GIUDIZIO-
Su una scala di cinque stelle, gliene do quattro: soprattutto per l'abilità che Sandrini ha dimostrato nel legare tra loro elementi tecnologici, umani e soprannaturali, oltre che per lo stile fondamentalmente corretto che conduce il lettore alla conclusione, non banale ma sorprendente, di tutto.