Questo lavoro di Paco Roca si inserisce nello stesso contesto storico-culturale de I solchi del destino. Anche in questo caso infatti sullo sfondo si svolge la guerra civile che insanguinò la Spagna tra il 1936 e il 1939.
Mentre però ne I solchi del destino la guerra civile e il conflitto mondiale successivo sono, a buon diritto, protagonisti assoluti della storia, qui invece gli avvenimenti storici restano in secondo piano per lasciare spazio a una piccola vicenda: quella del giovanissimo Francisco, che indossa la divisa dei repubblicani, e del guardiano del faro dove Francisco arriva fortunosamente per mare dopo essere fuggito al fuoco dei nazionalisti.
Il faro è un omaggio alla forza dei sogni e dell'immaginazione, e dunque al potere evocativo della letteratura che in particolare ha trovato nel mare un protagonista straordinario delle sue storie di libertà, di riscatto e di salvezza.
Francisco - pur giovanissimo - non crede già più ai sogni, provato dalla dura esperienza della guerra, ma l'anziano guardiano del faro lo aiuterà a comprendere che vale sempre la pena inseguire i propri sogni, cercare la propria felicità, perché è solo sognandola che la si può costruire o incontrare.
Quella de Il faro è una storia ben disegnata - come è nello stile di Paco Roca - ma anche narrativamente gradevole per il contenuto di speranza che porta con sé.
Una piccola storia che fa bene al cuore.
Voto: 3/5