In una 50km orfana del campione uscente Alex Schwazer per gli ormai noti motivi, gli altri marciatori alzano notevolmente il tiro e ne esce una gara da alti contenuti tecnici e cronometrici. A spuntarla è il russo Sergey Kirdyapkin, favorito alla vigilia, che negli ultimi dieci minuti chilometri decide di allungare. Nessuno tiene il suo ritmo e può alzare trionfante le braccia dopo 3h35:59, nuovo record olimpico, a riscattare il brutto ritiro di quattro anni fa. Dietro lui l’australiano Jared Tallent che replica l’argento di Pechino (3h36:53), riuscendo a non farsi squalificare nonostante i due richiami ricevuti. Completa il podio il cinese Si Tianfeng, grande rivelazione, creatura del guru Sandro Damilano, da anni diventanto commissario della marcia dell’Impero celeste (3h37:16) che porta a casa un’altra medaglia dope l’oro e il bronzo della 20km. Non è finita qui perchè nel pomeriggio toccherà alla donne…Dita incrociate per Elisa Rigaudo.
Marco De Luca, unico azzurro in gara, inizia non al top poi va in crescendo, sempre accorto come ci ha abituato in questi anni, chiude diciassettesimo in 3h47:19, suo stagionale.
(foto IAAF)
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